E’ ufficiale: coprifuoco alle 23 in Campania. Arriva l’ok da Speranza. Oggi nuova ordinanza di De Luca

Regione Campania. È già pronta l’ordinanza della Regione e da ieri c’è anche l’ok del ministero della Salute (che formalizzerà oggi): da domani sera scatterà il coprifuoco in Campania dalle 23 alle 5 come chiesto da De Luca la notte scorsa. Lo stesso premier Giuseppe Conte ieri in Senato lo da per cosa fatta: «Dopo Lombardia e Campania non possiamo escludere “misure restrittive” in altre regioni», spiega. Addio quindi a mobilità ed uscite serali.

Ma la Campania stavolta è in buona compagnia: ieri il provvedimento è stato adottato in Lombardia e dovrebbe arrivare anche nel Lazio mentre nel Piemonte si sta valutando. Mentre è già ufficiale il divieto, in Campania, della mobilità tra province che parte dalle 23 di domani. Colpa dei numeri dei contagi Covid. Un po’ ovunque in Italia ma con punte ormai preoccupanti in Lombardia e Campania che rimangono attenzionate speciali.

In attesa della nuova ordinanza di oggi del governatore De Luca che farà scattare il coprifuoco da domani sera, ci sono, sempre dalla stessa data, già restrizioni pesanti. Ma quelle future mettono i brividi. Ieri al ministero della Salute sono stati impegnati a dare l’ok ufficiale (con firma congiunta del Ministro Speranza e del governatore della Lombardia) allo stop alla mobilità nella regione guidata da Attilio Fontana ma c’è già l’intesa (l’ufficialità sarà oggi) alla richiesta avanzata da De Luca. Ovvero divieto della mobilità notturna dalle 23 alle 5 del mattino successivo se non per improrogabili motivi d’urgenza. Un passo scontato in Campania se dalle 23 di di domani saracinesche giù anche per ristoranti, bar e pub sino alle 5 del mattino. A cui si aggiungerà quasi sicuramente dalle 24 il divieto assoluto alla mobilità. Ma da domani, è già ufficiale, «è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania».

Saranno consentiti solo gli spostamenti connessi ad esigenze, la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità. I motivi accettati sono «salute; comprovati motivi di lavoro; comprovati motivi di natura familiare; motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali e altri motivi di urgente necessità. È in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale».

COSA CAMBIA
Anzitutto ritorna l’autocerticazione per gli spostamenti di necessità ma non ci sarà un modello precompilato come l’abbiamo conosciuto nei giorni tremendi del marzo scorso. Per gli spostamenti autorizzati con le motivazioni espresse i cittadini dovranno prendere un foglio e scrivere l’autocertificazione da soli, mettendo i propri dati anagrafici e la motivazione dello spostamento in quella data, fanno sapere dalla Regione. E scordatevi da questo week end le seconde case se sono in altre province della Campania.

Tanto per capirci un napoletano potrà raggiungere la seconda casa di Roccaraso ma non quella al mare del Cilento per passare il fine settimana. Perché l’ordinanza non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre regioni. Quindi se da Napoli o Salerno si vuole andare a Roma si potrà farlo, anche se questo vuol dire attraversare la provincia di Caserta. Lo stesso vale per un milanese che volesse andare a Positano, attraversando la provincia di Napoli.

Ordinanza al momento valida fino al 30 ottobre ma probabilmente verrà prolungata, in particolare perché la scadenza coincide con le festività del 2 novembre. E per il lungo ponte dei morti non è escluso che la Regione possa emanare altre e più pesanti restrizioni. Sempre che non sia direttamente il governo ad attuarle per evitare lo spostamento in massa tra le regioni.

Fonte: Il Mattino

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