Convalidato l’arresto di Cecilia Marogna, la Lady Vaticano. Ha rubato 1 milione di euro

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Resta a San Vittore Cecilia Marogna, la lady Vaticano, accusata di essersi appropriata di un milione di euro della Segreteria di Stato, fondi assegnati dal cardinale Angelo Becciu, per non meglio chiarite attività di intelligence. La Corte d’appello di Milano ha convalidato l’arresto. Come detto da Valentina Errante in un articolo del Mattino, i giudici sostengono che «la gravità dei reati e le modalità di realizzazione denotano la rilevante pericolosità sociale e il concreto pericolo di fuga».

Una cosa è certa: la Marogna non avrebbe agito da sola. I giudici italiani precisano che i reati sarebbero avvenuti in concorso con ignoti, ma non tutti gli atti del Vaticano sono a disposizione della magistratura italiana. Non solo per il promotore di Giustizia che ne ha ordinato l’arresto le condotte della donna si sarebbero protratte fino al momento del suo arresto. E questa mattina Cecilia Marogna, accusata dal Promotore di Giustizia per appropriazione indebita aggravata e peculato e arrestata tre giorni fa dalla Guardia di Finanza, dovrà presentarsi davanti ai giudici della quinta Corte d’Appello e prestare il suo assenso, o opporsi, all’estradizione.

Ma sembra scontato che la sedicente esperta di geopolitica e intelligence accetterà di essere giudicata dallo Stato estero e rispondere alle domande degli inquirenti della Santa Sede. Il procedimento per l’estradizione, però, non sarà brevissimo e comincerà solo dopo il consenso dell’interessata che, in pura teoria, potrebbe anche opporsi davanti alla Cassazione.

 

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