Chiusura scuole in terra di camorra e gli interrogativi del Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra.

Continua a sollevare una moltitudine di polemiche la decisone del Governatore della Campania Vincenzo De Luca di chiudere , sull’intero territorio regionale, le scuole fino al 30 Ottobre, pur nonostante la modifica apportata all’Ordinanza n. 79 (ovvero, l’integrazione, su richiesta dei Sindaci pervenuta all’Unità di Crisi attraverso l’ANCI, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, che da oggi  consente, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia 0- 6 anni). Sull’intera questione registriamo l’intervento su Facebook del Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra. (s.c.)

“La Campania è stata l’ultima regione a riaprire le scuole ed è la prima a richiuderle. Proprio la Campania, Presidente De Luca, quella regione che dovrebbe indirizzare premurosamente i ragazzi a scuola, perché altrimenti la “scuola” vanno a farla per strada, dove la Camorra è pronta ad occupare gli spazi che lo Stato lascia, purtroppo, liberi.

Tenendo i ragazzi in aula, coinvolgendoli nella ricerca del sapere, facendoli innamorare della verità, non combattiamo solo la dispersione scolastica, ma anche il virus.

I dati -perché da quelli si deve partire- ci dicono che i contagi avvengono fuori scuola. Per esempio negli assembramenti dello svago, della movida, che neanche lo “sceriffo” ha saputo, evidentemente, controllare.

Perché, De Luca, ha preferito intervenire sulla scuola, servizio essenziale e presidio di legalità sui territori della Camorra, invece di attaccare col suo riconosciuto piglio quei settori che realmente hanno mostrato carenze?

Lo chiedo da Presidente della Commissione Antimafia, lo chiedo da docente, ma soprattutto… lo chiedo da genitore.” – 17 ottobre 2020

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