Campania, De Luca: “Esercito contro movida”. Si attende la finalizzazione del Dpcm

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Campania. La situazione Covid inizia a diventare preoccupante. Con un numero di positivi mai raggiunto prima: solo ieri il bollettino campano segnala 412 positivi su 7250 tamponi. Trend che va avanti da giorni. Con questo scenario è ormai certa una nuova stretta in questa regione. Con la probabile chiusura dei locali alle 23 se non alle 22 e l’impiego massiccio dell’esercito per far rispettare distanziamento e obbligo di mascherina nei luoghi di ritrovo giovanile, in particolare. Una stretta, quella prevista da palazzo Santa Lucia, che andrà di pari passo a quella nazionale. Tra martedì e mercoledi, infatti, dovrebbero scattare i nuovi provvedimenti.

Riporta Il Mattino. Dopo la marcia indietro sui matrimoni e delle cerimonie di De Luca (prima il limite di 20 persone, poi abrogato per le proteste degli operatori) si attendono ora le nuove ordinanze. L’ultima varata dalla Regione scade il 7 ottobre, lo stesso giorno dell’ultimo Dpcm nazionale sul Covid. Ma il premier Conte entro stasera dovrebbe riunire i ministri per varare la nuova stretta in vigore da mercoledì. E, a cascata, ci sarà il provvedimento regionale che dovrebbe essere più o meno sulla stessa linea. In particolare, la stretta alla movida con chiusura alle 22 o alle 23, l’impiego massiccio dell’esercito e una stretta anche alle feste private. Linee nazionali da cui il presidente De Luca non potrà discostarsi di molto. Tenendo presente che in Campania già da giorni è previsto l’obbligo dell’uso della mascherina ma da Roma è previsto nel Dpcm come si debba estendere anche alle regioni ora free. Con sanzioni che andranno dai 500 ai 3mila euro.

Da giorni c’è tensione al Viminale e palazzo Santa Lucia per i toni che De Luca ha usato contro le forze dell’ordine accusate di non procedere ai dovuti controlli. «Siamo rimasti basiti e increduli di fronte alle modalità e ai contenuti delle dichiarazioni attribuite al presidente De Luca secondo le quali, a suo dire le forze dell’ordine, per la loro assenza, sarebbero uno scandalo nazionale», attacca ieri Felice Romano, segretario generale del Siulp. E ieri mattina c’è stato un vertice a Roma per discutere di maggiori controlli tra il presidente De Luca, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della Polizia Franco Gabrielli. Ma lì al vertice i toni cambiano se De Luca fa sapere di aver ringraziato «il Ministro e il Capo della polizia per la sensibilità e la disponibilità mostrata anche in questa circostanza, ed ha espresso l’apprezzamento per l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine nel nostro Paese».

Sempre dalla Regione si fa sapere come «si è concordato sulla necessità di mettere in campo forti azioni mirate per il rispetto delle ordinanze nazionali e regionali, e per il contrasto di comportamenti irresponsabili e non rispettosi delle regole. Si metteranno in campo nelle prossime ore azioni mirate in relazione ai fenomeni di assembramenti pericolosi e in relazione anche ai problemi relativi all’apertura dell’anno scolastico». Un passaggio, quest’ultimo, che preavverte come saranno più incisivi i controlli nei luoghi di ritrovo giovanile. E a dare una mano alle forze di polizia ci sarà anche l’esercito. «Si è rilevato anche l’esigenza di sollecitare un impegno straordinario delle polizie municipali in relazione agli obiettivi di contenimento del Covid, e si è convenuto – continua la Regione – sull’opportunità di utilizzare come già è accaduto nei mesi passati, forze dell’Esercito utili a conseguire gli obiettivi richiamati».

Azioni mirate contro gli assembramenti, quindi. Come spiega anche il governatore: «È del tutto evidente che senza la responsabilità e l’autodisciplina di ogni cittadino, i problemi sono destinati ad aggravarsi. Ma le azioni che si metteranno in campo nelle prossime ore, anche in relazione a nuove ordinanze nazionali e regionali, serviranno ad isolare e eliminare situazioni di irresponsabilità».

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