Arte Contemporanea. Un asterisco per Carlo Curatoli.

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    Testo di Maurizio Vitiello – Un asterisco per Carlo Curatoli.

     

    In anteprima, segnaliamo e proponiamo questo testo, che sarà inserito nel catalogo  della futura mostra dell’artista al PAN – Palazzo Arti Napoli.   

     

    Carlo Curatoli è un artista da conoscere.

    Bisogna riflettere sulle sue elaborazioni, sintatticamente interessanti e calate in tensioni segnico-astratte e su versanti informali.

    Da architetto, ha girato molto per progetti nel mondo, soprattutto, quello medio-orientale, e ha posizionato la sua ferma attenzione su composizioni informali e sino a giungere a elaborazioni astratto-geometriche, d’indubbio valore tecnico e di pregnante qualità estetica.

    In accorti passaggi limitrofi distribuisce geografie d’ambienti e valide misure tensive.

    Quello che si apprezza è l’impostazione che declina, tra una misuratissima epifania informale e una smagliante sintassi astratto-geometrica; si possono, così, cogliere insolite immagini e particolarissime visioni.

    In un gioco di sottili e sensibili rimandi si sviluppano ritmi e accensioni cromatiche, che distribuiscono cadenzati moduli e ambienti sereni.

    Oggi, ha trovato il tempo per misurarsi come operatore del visivo.

    Tra ritmi e sensibilità, variando, compiutamente, colori e geometrie, costruisce stupefazioni di sentieri equilibrati, e mai rinuncia alla sintesi.

    Grazie a un linguaggio, pienamente, concreto, costituito da pure maturazioni cromatiche e segni e segnacoli ben definiti, e con motivi di risonanze interiori corrobora un “continuum” di variegate letture.

    Agisce sempre con coerenza e rende le sue opere attrattive, sotto la soglia e il senso di uno spessore seducente.

    La sua produzione spiega tempi aperti e molto contemporanei e in un indirizzo sostenuto esplicita visioni panoramiche rivitalizzate da ritmi e atmosfere.

    Lavora molto per le stesure e completa redazioni eleganti in un equilibrio di sottili rispondenze.

    Con “scambi di confine” sostiene scene con rese timbriche adatte.

    Appunta vibrazioni e declina variazioni fluide di cromatismi con pennellate sciolte e consapevoli e in una continuità di segni espansi ci fa intendere coordinate di carattere attuale e tra scatti e gesti intesse atmosfere di richiamo, quasi musicale.

    Il suo orientamento è verso quegli spaccati naturali e tutela tra interstizi immaginazioni fertili.

    Determina percezioni “altre” e in prospettive congruenti situa considerazioni estetiche.

    Nel suo pensiero costruttivo, fortemente creativo, si staccano eleganti ricercatezze.

     

    Maurizio Vitiello

     

     

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