Sorrento. Profondo Rosso: covid ed affari

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Il COVID ha mietuto vittime in tutto il mondo ed ha sconvolto la vita di milioni di famiglie; l’indiscriminato stop a quasi tutte le attività lavorative ha determinato la trasformazione di un anno scolastico in una farsa specialmente per gli allievi che non potevano collegarsi da remoto ai loro insegnanti, ha privato i neo-laureati del praticandato che è un periodo formativo indispensabile per mettere a frutto quanto appreso nel corso degli studi accademici e per imparare a diagnosticare evitando la prescrizione di accertamenti diagnostici e di laboratorio a casaccio (con notevole aggravio della spesa sanitaria), la perdita di milioni di posti di lavoro, la chiusura ed il fallimento di una quantità abnorme di imprese. I danni si ripercuoteranno nei prossimi dieci anni se lo Stato Italiano continuerà a discutere di spallate al Governo, di numero di parlamentari, di untori … ed a fornire a noi cittadini notizie incomplete ed inesatte sull’andamento della pandemia. Se, come accaduto in penisola, non sono stati forniti i nomi degli infetti, una tecnica che ha sortito due effetti negativi: il passa parola ha diffuso notizie false e tendenziose su presunti infetti, coloro che avevano avuto contatti con la persona o le persone infette non sono stati messi in grado di sottoporsi ad un controllo ed hanno liberamente circolato ignari di essere potenziali portatori del virus. Non sono stati coordinati i Comuni della Penisola e le forze dell’ordine hanno inflitto multe anche a chi, passando da un lato ad un altro del marciapiede, si traferiva da un Comune all’altro. Le forze dell’ordine hanno sprecato energie per controllare i condannati alla quarantena (di fatto agli arresti domiciliari) non infetti, non sintomatici e non asintomatici. Gli unici autorizzati a lavorare ed a guadagnare sono stati i giornalisti dipendenti, i supermercati, le farmacie, gli “amici degli amici” e tutti coloro che, come la Pivetti, si sono lanciati a capo fitto negli affari milionari delle mascherine, dei guanti, delle attrezzature medico-sanitarie, dei banchi monoposto con o senza rotelle, delle sedie, delle attrezzature necessarie per la didattica a distanza ed in presenza. A coloro che è stato vietato di lavorare sono state distribuite paghette insufficienti a pagare le bollette, i canoni, le rate di mutuo, etc e nessun politico ha chiesto che a queste persone vengano risarciti i danni sofferti a causa delle scellerate scelte del Governo. Essendo chiamati al voto, sarebbe opportuno invocare lo Spirito santo perché faccia scendere sui Governanti e sui Votanti tutti i Suoi doni. prof. Francesca LAURO

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