Salerno: la Polizia sequestra fuochi d’artificio non autorizzati per la festa di San Matteo

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Salerno. Due giorni fa, il 21 settembre, è stato San Matteo. Come detto da Positanonews, a Salerno, a causa dell’emergenza sanitaria, si è deciso di non celebrare il patrono come da tradizione: con fuochi d’artificio e festa. Eppure c’è chi ha scelto di violare la legge. La polizia di Stato, infatti, nell’ambito di specifici servizi predisposti proprio per impedire l’arbitraria accensione di fuochi pirotecnici illegali in occasione della ricorrenza di San Matteo, ha trovato e sequestrato undici batterie di giochi pirotecnici illegali. Fuochi non consentiti a causa del provvedimento del questore Maurizio Ficarra che non ha accolto l’istanza di autorizzazione all’accensione dei fuochi.

È avvenuto nel cuore del centro storico, da sempre uno dei quartieri più operativi per quanto riguarda i festeggiamenti per san Matteo. “Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, intorno alle 23 di lunedì sera, giorno della ricorrenza del santo patrono, hanno trovato in via Piazza Abate Conforti, davanti alla chiesa di Santa Sofia, ben undici batterie pirotecniche pronte per essere accese. Batterie «Red star» del tipo «Katrina, Positano SorrentoAmalfi», ovvero di quelli coreografici che si aprono e illuminano il cielo, nonché altrettanti undici accenditori professionali e una miccia della lunghezza di circa 3 metri“, spiega Il Mattino.

Tutto il materiale di categoria F2, ovvero pericoloso e in quanto tale vendibile soltanto agli over 18 anni, è stato sequestrato. I fuochi, una volta esaminati dalla polizia sono risultati modificati. Se, difatti, il materiale esplodente è di libera vendita ai privati, gli accenditori e la miccia potevano essere utilizzati solo da personale specializzato. L’eventuale esplosione senza le dovute attenzioni, dunque, avrebbe potuto creare seri pericoli per la sicurezza pubblica in una zona della città densamente abitata. Per il momento non ci sono responsabili ma sono in corso le indagini per identificare chi ha comprato i fuochi e aveva pensato di farli esplodere. Un aiuto determinante potrebbe essere dato dalle telecamere di sicurezza della zona.

Fonte: Il Mattino

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