Riparte la scuola, il covid non si ferma: bimbo positivo e 14 isolati a Sarno

Le lezioni si sono interrotte pochi giorni dopo l’inizio della scuola, presso l’istituto “San Francesco Saverio” di Sarno. La scuola in Italia non vuole fermarsi, limitandosi a restare a casa, ma non si arresta nemmeno il covid-19 che stavolta ha spaventato 14 famiglie in cui sono stati isolati coloro che erano entrati in contatto con il bimbo risultato positivo tra i banchi. A scrivere della vicenda è Danilo Ruggiero per il quotidiano La Città di Salerno.

Il Coronavirus arriva tra i banchi. E varca la soglia d’una scuola paritaria di Sarno, nell’Agro Nocerino. Un alunno dell’istituto privato è risultato positivo al Covid, e adesso ci sono altri quattordici bambini in attesa di tampone. Quattordici famiglie che tremano, mentre in città i casi lievitano a quota ventuno.

È giunto ieri mattina dalla Direzione sanitaria locale dell’Asl di Salerno l’esito di un tampone al quale, nei giorni scorsi, s’era sottoposto il bambino colpito dal Covid. Si tratta del figlio d’un uomo che, la settimana scorsa, era già risultato positivo al Coronavirus.

Anche al piccolo, che frequenta la scuola paritaria “San Francesco Saverio”, nella frazione di Lavorate, è stata diagnosticata un infezione in corso. Ed è immediatamente scattata la profilassi, con l’avvio del protocollo di sicurezza anti- contagio pure per tutti gli altri alunni della classe, che è composta da quindici piccoli studenti. E lo stesso vale per le famiglie dei ragazzini.

L’Asl di Salerno, infatti, ha già fatto sapere che è necessario che pure i genitori dei compagni di classe del bimbo si sottopongano al test. E intanto Michele Pastore, direttore dei servizi generali e amministrativi del plesso scolastico privato, ha annunciato che saranno sospese le lezioni per la sezione frequentata dall’alunno positivo. «In realtà – spiega il direttore – appena abbiamo saputo della positività al Coronavirus di un familiare del bambino, ovvero fin dalla settimana scorsa, avevamo subito sospeso le lezioni per la classe in questione. Dopodiché abbiamo provveduto a sospendere le attività didattiche per l’intero plesso per tre giorni, al fine di poter sanificare tutti gli ambienti e le aree della scuola». E c’è un invito a non lasciarsi prendere dal panico, nelle parole di Pastore: «Possiamo garantire – seguita a dire – che nella nostra scuola vengono rispettate rigorosamente tutte le disposizioni previste dai protocolli sanitari e vengono garantiti sia l’utilizzo delle mascherine protettive sia il distanziamento tra i banchi». Il protocollo di sicurezza? «Abbiamo già preso tutte le misure e le opportune precauzioni per garantire la completa sicurezza ai nostri alunni. Le lezioni per la classe frequentata dal bambino saranno sospese per quattordici giorni, mentre l’Asl sta già provvedendo a contattare le famiglie degli altri quattordici alunni», conclude Pastore. 

Nel frattempo, nella città di Sarno, i contagi salgono ad un totale di 21 casi, considerando l’esito positivo dei tamponi somministrati a tre richiedenti asilo ospitati presso l’Hotel Fluminia di via Sarno Palma, di un altro bambino e di due giovani che lavorano in un noto esercizio commerciale del centro. E intanto l’esponente della minoranza consiliare Giovanni Cocca chiede maggiore impegno all’amministrazione comunale, guidata dall’ex presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, nella gestione dell’emergenza sanitaria, invocando il rafforzamento dell’Ufficio di Protezione Civile. Un presidio che, nella città dell’alluvione, doveva essere un simbolo. E che invece, a quel che lamentano dai banchi delll’opposizione, è rimasto sguarnito: «Dopo l’alluvione del 1998 – è il monito dell’opposizione – l’Ufficio di Protezione Civile del Comune di Sarno doveva essere un faro non solo per la nostra amata città, ma per tutti i comuni limitrofi. Purtroppo oggi ci ritroviamo, ancora, con un solo dipendente comunale che, con grande abnegazione e senso del dovere, ha affrontato ed affronta l’emergenza Covid da solo. Mi chiedo dove sono le risposte concrete alle nostre continue richieste di potenziamento dell’Ufficio di Protezione Civile e dei Vigili Urbani». E intanto Sarno aspetta. E spera.

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