Praiano, domani festeggia San Gennaro: il reportage di Positanonews – PROGRAMMA segui la diretta

Praiano (Salerno). Nella cittadina della Costiera amalfitana ci si prepara a celebrare San Gennaro. Lucio Esposito, grande esperto culturale e storico di Positanonews, grazie alle riprese di Sara Ciocio ha potuto documentare la Chiesa di San Gennaro durante i preparativi per celebrare il proprio santo patrono. Di seguito il programma.

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Di seguito la descrizione di una delle chiese più suggestive della costiera amalfitana, riportata da Amalficoasting.

Poche decine di metri sotto la statale amalfitana, è ubicata la chiesa di S.Gennaro, unico esempio d’architettura barocca esistente in costiera. Della chiesa primitiva, molto più piccola e sempre dedicata a San Gennaro, si hanno notizie già dal 1300 quando era di patronato di due famiglie patrizie amalfitane, i Corsario e i D’Alagno, che con atto notarile del 18 agosto 1589 ne fecero dono all’allora “Universitas” di Praiano e Vettica. Demolita la vecchia chiesa fu eretta quella attuale, ultimata nel 1602. La cupola fu rivestita di mattonelle maiolicate, mentre l’interno fu arricchito di stucchi e di un pavimento in cotto maiolicato con fondo bianco e raffinati disegni geometrici contenenti frutta fiori, foglie e uccelli (1771-1776).

Nel pavimento erano inserite diverse lapidi funerarie, oggi non più visibili perchè coperte dal nuovo pavimento realizzato a Napoli, copia di quello antico (inaugurato il 3 aprile 1966). Il campanile, attiguo alla chiesa, fu iniziato sul finire del 1700 e ultimato nel 1816. Dello stesso periodo è anche la sacrestia della chiesa, con pianta ottagonale e cupola ribassata coperta di tegole e coppi, nota come cappella di S.Gennaro. Tre portali in bronzo hanno sostituito quelli in legno originali. Il piazzale antistante la chiesa, un tempo di piccole dimensioni e in terra battuta, fu ampliato grazie ai finanziamenti dei vettichesi emigrati in Argentina, Stati Uniti e Francia. Nel 1931 fu rifatta la facciata, mentre nel 1954, su disegno dell’ing. Andrea Pane, la piazza fu cementata e ornata con disegni realizzati a collage di mattonelle maiolicate frantumate.

La chiesa è a croce latina, con la volta centrale a botte unghiata poggiante su cinque archi a tutto sesto per lato. Nella volta centrale ricca di stucchi vi è raffigurato S. Gennaro in bassorilievo mentre gli archi laterali sono ornati da stucchi raffiguranti “puttini”, fiori e foglie.

Sul lato sinistro, entrando dalla porta centrale, si possono notare:

• Altare di marmo, di patronato della famiglia Zencone, con dipinto ovale posto in una cornice a stucco raffigurante la Vergine Maria. • Altare in marmo dedicata a S. Michele. Patronato fam. Gagliano. • Altare privilegiato del Crocifisso, fam. Galani. • Altare della famiglia Irace-Fiorentino dedicato a S.Lucia. • Altare in marmo dono delle “lavoratrici di capelli” 1905 ornato da una tela raffigurante il martirio di S.Gennaro. • Altare in marmo ben ornato sotto il titolo del “Carmine” di patronato della famiglia Russo, 1884. Sovrastato da un grande dipinto su tavola (fine 1500) raffigurante la Madonna del Carmine con le anime purganti.

Sul lato destro: • Altare dell’Annunziata, in marmo, di patronato della famiglia Irace, 1696. In calce vi è la scritta fam. Fiorentino-Ferraiolo 1925. Il dipinto raffigura l’Annunciazione. • Altare dedicato a S. Bartolomeo con quadro raffigurante il martirio del Santo. La tela è attribuita al pittore G.B.Lama. • Cappella più grande con cupola e sull’altare in apposito nicchia si conserva la statua del Cuore di Gesù (1898). • Altare dell’Immacolata Concezione- fam. D’Aiello (1747). Conserva un dipinto su tela. • Altare in marmo della fam.Russo (1884). Conserva un dipinto su tela raffigurante la Sacra Famiglia. • Altare in marmo ornato da un dipinto raffigurante la Madonna del Rosario di patronato della Congregazione del S.S. Rosario di Vettica.

Nell’arco terminale della navata destra si conserva un pulpito settecentesco decorato in oro zecchino, donato dalla cattedrale di Amalfi nel 1907. In sacrestia possiamo ammirare un lavabo murato ricavato da un’urna cineraria probabilmente di epoca romana.

S.Gennaro viene festeggiato due volte l’anno, e cioè la prima domenica di maggio e il 19 settembre. La chiesa è retta da Don Pio Bozza.

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