Piano di Sorrento, solennità di San Michele Arcangelo. Don Pasquale Irolla: “La nostra festa è presagio di vittoria, è profumo di Grazia”

Piano di Sorrento. Nel giorno della solennità di San Michele Arcangelo ascoltiamo le parole di Don Pasquale Irolla:

«La solennità di San Michele è l’appuntamento annuale per noi della nostra comunità, per la nostra parrocchia, ma anche per l’intera città di Piano di Sorrento per vivere un giorno di luce che possa essere un giorno in cui fare grandi scelte, grandi decisioni. Il tempo difficile che noi viviamo ci costringe e ci spinge allo stesso tempo a non stare fermi. O andiamo avanti decisamente o invece scappiamo per paura. Questo giorno solenne è il giorno in cui si danno appuntamento le decisioni della vita. La nostra Basilica è stata l’asse del mondo, conosciuto da noi per secoli da Meta a Sant’Agnello, in cui ci si incontrava per prendere le grandi decisioni della vita politica ed amministrativa del paese, del mondo in cui si viveva. E dentro di noi rivive lo spirito e scorre il sangue dei nostri antenati che qui litigavano, progettavano. Qui venivano esaltati sotto lo sguardo potente dell’Arcangelo San Michele perché qui si decideva delle sorti di tutti. Anche oggi siamo invitati qui a celebrare l’Eucaristia per prendere le grandi decisioni della nostra vita all’interno del primato di Dio che l’Arcangelo San Michele è con il suo nome. Noi siamo qui per rilanciare in avanti la nostra vita di fede, la nostra vita civile, la nostra vita parrocchiale, le nostre famiglie, i nostri cuori perché desideriamo riandare al primato di Dio in cui tutte le decisioni possono essere prese ed hanno senso. Il primato di Dio che attira la volontà, mette in lucidità le idee, chiarisce i dubbi e ci dona l’opportunità di decidere per il bene, di mettere avanti la nostra vita e soprattutto di rilanciare con grande coraggio le nostre esistenze. Noi veniamo qui forse impauriti, dubbiosi, ma ogni dubbio ed ogni paura viene messo in fuga perché in questa solennità l’Arcangelo San Michele ci mostra la vittoria, ci incoraggia che potremo farcela e noi che siamo responsabili di famiglie, di figli, di comunità, della vita pubblica, noi ancora di più abbiamo bisogno di vivere questo giorno di grazia per chiarirci le idee, per riandare sotto la protezione dell’Arcangelo San Michele al primato di Dio.

Oggi desidero incoraggiare ciascuno di noi ad andare avanti, senza paura, guardando la spada d’argento della statua di San Michele che troneggia nel presbiterio perché la spada dice “taglio”. Tagliare è decidere, decidere è tagliare. Oggi che noi sperimentiamo purtroppo la possibilità di tornare indietro nelle scelte, di ritoccare le foto, di andare avanti ed andare indietro, forse oggi la grande opportunità che noi abbiamo per impugnare questa spada è prendere le decisioni importanti che ci competono. Tagliare è decidere. Se non si taglia il cordone ombelicale, se per tenerezza lo si lascia ancora un po’ vivo, il bambino muore, non è in grado di andare avanti da sé, di respirare con i propri polmoni e poi di nutrirsi con la sua bocca. Io vedo questa grande difficoltà. Un po’ perché c’è un clima di insicurezza che ci spinge a dire: “Quello che oggi vale, domani non vale più”. Sia perché le difficoltà che viviamo ci spingono ad essere fin troppo prudenti.

Allora chiediamo questo dono di impugnare la spada, di prendere le decisioni importanti con forza. E le decisioni possono essere prese se siamo chiari nel decidere tra il bene ed il male, se mettiamo ordine, se mettiamo chiaramente le priorità. E la priorità assoluta è Dio. E noi devoti all’Arcangelo San Michele siamo incoraggianti e spinti ad essere protagonisti della nostra vita prendendo le scelte in una maniera forte. Innanzitutto la scelta tra il bene ed il male che l’Arcangelo San Michele da sempre ha invitato a prendere proteggendo coloro che, vivendo la suggestione del male e le inside del maligno, erano tentati di dire: “Non ce la farò mai”. Ed anche a prendere per ciascuno di noi la decisione definitiva di vincere la paura, di andare avanti con coraggio. E’ questo coraggio che voglio augurare a tutti noi in questa assemblea liturgica perché uscendo dalla Basilica ciascuno di noi avverta un vento forte, una forza sovraumana dentro di sé che lo spinga e lo confermi nell’andare avanti, nel trascinare verso il bene, con coraggio e vincendo ogni paura, le persone che gli sono affidate verso obiettivi più luminosi.

Auguri a ciascuno di noi, la nostra festa è presagio di vittoria, è profumo di Grazia, è spinta a non fermarci perché impugnando la spada e pronunciando con decisione ogni giorno il nostro “Sì” al bene ed il nostro “No” al male ognuno di noi possa trascinarsi le persone che ama e condurle al traguardo, anche se siamo circondati da tanti dubbi e da chi mina alla nostra sicurezza, l’Arcangelo San Michele con forza e con decisione ci guida perché ciascuno di noi possa essere un leader che spinga altri a crescere ed a vincere.

Questa Eucaristia è un momento di Grazia in cui le idee diventano chiare, i turbamenti del cuore si acquietano e ciascuno di noi ne esce con occhi di luce. Questi occhi di luce auguro a ciascuno di noi così da poterli trasmettere a tutte le persone che incontreremo».

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