Penisola Sorrentina. Turismo, flop dei bonus vacanza

Penisola Sorrentina. Turismo, flop dei bonus vacanza. La pandemia ha dimezzato, se non annullato completamente, la voglia di viaggiare lasciando i turisti a fare i conti con la paura di contagiarsi. Nonostante i bonus vacanza messi a disposizione dal Governo, pochi sono stati i fondi utilizzati per usufruire dei voucher di soggiorno.

Un flop dei bonus verso il quale punta il dito Sergio Fedele, presidente dell’Associazione Turismo Extralberghiero: «Le vacanze della maggior parte degli italiani stanno volgendo a conclusione e volendo fare un bilancio del bonus vacanze, misura introdotta dal Governo per rilanciare il turismo italiano colpito dalla pandemia di coronavirus, dei 2,4 miliardi di euro stanziati ne sono stati spesi solo 200 milioni e appena l’8% è giunto nelle casse di albergatori e stabilimenti balneari – dice – Un flop ampiamente annunciato. Gli esponenti del Governo sono doppiamente “colpevoli”: per aver puntato sul Bonus Vacanze come misura principale a favore del turismo e per non aver preso in considerazione le osservazioni dei rappresentati delle associazioni della filiera del turismo.

Siamo stati la prima associazione ad invitare i propri associati a non aderire al Bonus Vacanze. Ora “avanzano” oltre due miliardi di euro – fa i conti Fedele – Occorre utilizzarli subito ad esempio per misure immediate e straordinarie per le Zone a Turismo Prevalente proposte da Atex mesi fa».

Un quadro più che drammatico rappresentato per la Penisola Sorrentina, e non solo. In affanno restano tutte le città turistiche italiane, rimaste deserte rispetto allo scorso anno.

Un’estate senza dubbio da dimenticare per il turismo italiano: il leggero recupero di agosto, grazie soprattutto al mercato italiano, non salverà una stagione che chiude con 65 milioni di presenze in meno e che vedrà il settore archiviare il 2020 con perdite da 100 miliardi. E’ l’amaro bilancio stilato da Confturismo Confcommercio e Assoturismo Confesercenti, che chiedono al Governo “risorse adeguate”, puntando in particolare sul Recovery Fund, e una rimodulazione del Bonus Vacanze. Giugno con fatturati azzerati, luglio con andamento a singhiozzo, agosto con numeri ridotti, permanenze medie più brevi e spesa contratta, mentre le prospettive per settembre – alla luce dei nuovi numeri della pandemia da coronavirus – sono ridimensionate rispetto a quelle previste solo due mesi fa. «A fine marzo ipotizzavamo una perdita di valore della produzione del turismo nel 2020 nell’ordine dei 100 miliardi di euro: allora sembrava una visione eccessivamente drammatica, ma ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più alla sua concretizzazione», commenta Luca Patanè, presidente di Confturismo – Confcommercio, che al governo chiede «risposte adeguate per fare un salto di qualità. Con le risorse del Recovery Fund si può fare molto, ma bisogna mettere il turismo al centro delle politiche attive per la ripresa».

Fonte Metropolis

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