Penisola Sorrentina, albergatori non pagano “tassa di soggiorno”. La cliente dell’avv.to Venanzio assolta

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Penisola Sorrentina. Venerdì 25 settembre presso il Tribunale di Torre Annunziata, nella persona del Giudice delle Indagini Preliminari Dott. Fiorentino, sono giunte le primissime decisioni relative all’annosa questione dell’omesso o ritardato versamento della “tassa di soggiorno” da parte di numerosi albergatori.

Nello specifico un’imprenditrice sorrentina, titolare di una struttura ricettiva nel cuore di Sorrento difesa dagli Avv.ti Pietro Venanzio e Rosario De Maio nel procedimento n. 4312/18, accusata di peculato per il ritardato riversamento al Comune di alcune mensilità delle somme di denaro ricevute dai turisti quale tassa di soggiorno, è stata assolta in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Naturalmente si resta in attesa di conoscere le motivazioni della decisione per le quali il GIP si è riservato il termine di 60 giorni.

Si auspica che queste prime decisioni rappresentino finalmente la risoluzione delle implicazioni penali che interessano centinaia di imprenditori della Penisola Sorrentina, i quali sono finiti sotto indagine con il potenziale rischio di pene severissime per omissioni per le quali erano previste in origine solo sanzioni amministrative.

Con l’esclusione dell’accusa di peculato l’intera categoria degli albergatori potrà riprendere l’impegno quotidiano finalizzato a garantire una ricettività di alto livello, una volta venuta meno l’incertezza sul futuro delle singole imprese derivante da una potenziale condanna dalle conseguenze veramente sproporzionate rispetto alle condotte contestate.

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