Monti Lattari dopo le fiamme, scenario raccapricciante: pericolo frane e smottamenti

Un incendio devastante, che ha divorato decine di ettari di vegetazione, lasciando una lunga scia di fango e ceneri sul versante condiviso tra i due Comuni di Lettere e Sant’Antonio Abate. Lo scrive il quotidiano di Metropolis in edicola oggi.

Una zona resa ancor più a rischio dopo il rogo che, secondo gli investigatori, sarebbe di natura dolosa. Piromani che hanno appiccato il fuoco durante lo scorso week-end, in almeno due o più punti della montagna. Da qui ne era seguita una notte d’inferno, soprattutto per i residenti a valle, che avevano temuto il peggio e proprio da Sant’Antonio Abate è partito un ambientalista che arrivato sul posto dell’incendio, ha immortalato la drammatica situazione, descrivendo un’area distrutta da vigliacchi che, al contempo, ne hanno alterato gli equilibri già precari.

Di tanto verde ciò che resta è il nero del bruciato, fango misto a cenere – scrive l’ambientalista. La montagna sta già cominciando a franare in diversi punti. Il terreno è scivoloso, ci si affonda dentro ed è caratterizzato da mini colate di fango e detriti. Chiedo alle istituzioni e chi di competenza di intervenire, per evitare quella che potrebbe diventare una catastrofe». Un sopralluogo effettuato da chi quella montagna ben la conosce e che ha cercato di alzare il livello di allerta, prima che sia troppo tardi. Prima che cominci la stagione delle piogge e senza più quella parte importante dei boschi, ciò che è ora in cima potrebbe arrivare alle pendici dei Lattari creando gravi problemi. Disagi che, in effetti, si presentano puntualmente con l’inizio dei mesi invernali ma, questa volta, potrebbero raddoppiarsi.

Senza nessun freno naturale, il fango e i detriti potrebbero dar vita a smottamenti. Spente le fiamme adesso quella montagna fa ugualmente paura, soprattutto per gli abitanti che restano nella traiettoria di possibili frane.

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