Minori. Domani Christian De Iuliis riceverà il PIDA giornalismo 2020 ad Ischia

Minori. Domani Christian De Iuliis riceverà il PIDA giornalismo 2020 ad Ischia. Vincere un premio fa sempre piacere. Specie se importante e inatteso. Questo quanto ha scritto Christian De Iuliis, architetto e scrittore di Minori, in Costiera Amalfitana, sulla sua pagina Facebook.

Giovedì 1 Ottobre, al Castello del Piromallo di Ischia, nell’ambito del PIDA (Premio Internazionale Ischia d’Architettura) riceverò il premio PIDA giornalismo 2020.

Durante la serata interverrò parlando di quella che ritengo sia la sfida più avvincente per ogni scrittore che ama l’architettura: comunicarne il fascino e la bellezza.

Ringrazio la giuria che mi ha, evidentemente, seguito in questi anni e mi ha scelto.

L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina fb del premio PIDA:

https://www.facebook.com/PremioPIDA

Tutte le informazione sul premio su www.pida.it

 

Nell’undicesimo anno di attività dell’associazione PIDA (iniziate nel mese di settembre del 2008), il Premio Internazionale Ischia di Architettura continua la sua azione sul territorio isolano e nazionale con iniziative legate, in virtù del terremoto del 21 agosto 2017, in principal modo al processo di ricostruzione post sisma, cercando di qualificare ed indicizzare il ruolo dell’architettura pianificata e democratica. Parallelamente è confermata le vocazione a diventare il premio di architettura e design di riferimento per gli Hotel e le SPA più belle del mondo, ed, attraverso lo strumento del workshop di progettazione locale, quella di stimolare il cambiamento nel ristagnante panorama edilizio dell’isola d’Ischia. Per l’edizione 2018 il titolo scelto è stato “Protopia Maio”. Slogan che nasce da un’articolo pubblicato su Repubblica dove si cita la riflessione di Michael Shermer (editore di Skeptic e collaboratore di Scientific American) che in un articolo su Quarz intitolato “Le utopie hanno fallito, meglio le protopiesi chiede: Visto il fallimento delle utopie dimostrato dalla storia dell’ultimo secolo, come possiamo rimpiazzare l’idea di utopia? Una delle risposte può essere trovata in un neologismo: la protopia. Si tratta di una serie di progressivi passi verso il miglioramento, non la perfezione. Come ha spiegato Kevin Kelly: Protopia è uno stato che è meglio oggi di ieri, anche se potrebbe essere anche un pochino meglio. La protopia è più difficile da visualizzare (rispetto all’utopia). Perché contiene anche nuovi problemi oltre a nuovi benefici. Il progresso protopico descrive i giganteschi passi avanti degli ultimi secoli: la riduzione delle guerre, l’abolizione della schiavitù, l’abolizione di tortura e pena di morte, il suffragio universale, la democrazia liberale, i diritti civili e le libertà, i matrimoni omosessuali, i diritti degli animali. Sono tutti successi protopici, nel senso che avvengono un passetto alla volta. Un futuro protopico è realizzabile. La ricerca del risultato protopico accomuna sia l’evento Concorso PIDA che quello Workshop PIDA che nel 2018 ha avito come obbiettivo la ricostruzione dell’area terremotata del MAIO di Casamicciola ed è stato diretto dall’Arch. Atsushi Kitagawara.

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