Massa Lubrense. Collina deturpata: c’è l’esposto

Massa Lubrense. Collina deturpata: c’è l’esposto. Lavori nel parcheggio della Sita nella zona alta di Massa Lubrense, lo sbancamento sospetto viene segnalato alla Procura. A cercare chiarimenti urgenti sull’intervento in atto in via Canale è l’associazione Terre del Tirreno che, con una denuncia, ha inviato descrizione e foto ai magistrati. «Avendo ricevuto una segnalazione sulla segreteria di Sos Ambiente – scrive il presidente Claudio d’Esposito – ci siamo mobilitati per capire se i lavori edili in via Reola a Sant’Agata siano legittimi. Nel Comune di Massa Lubrense, sulla scarpata che insiste sulla via Canale, dove c’è l’antica fontana con i lavatoi, sono in corso da alcuni giorni lavori edili, precisamente nel parcheggio dei mezzi Sita, con ingresso da via Reola. L’intervento consiste in uno sbancamento di terreno con il taglio di alberi e della vegetazione e lo stravolgimento della storica cittadina sottostante». Fari accesi, dunque, sulla zona collinare compresa nel territorio di Massa Lubrense che, per intero, è stato «dichiarato di notevole interesse paesaggistico con decreto ministeriale ai sensi della legge 1497/39 e ricade nell’ambito di efficacia del Put per l’area Sorrentino-Amalfitana. Ogni intervento che modifichi il paesaggio necessita del parere preventivo della Soprintendenza», sottolinea a doppia riga Claudio d’Esposito, coordinatore del gruppo WWF Terre del Tirreno, in difesa dell’ambiente. Modifiche che, quindi, potrebbero essere state intraprese ma senza gli opportuni pareri. Appena due mesi e mezzo fa l’attenzione degli ambientalisti stabiese si era fissata sulla zona di Varano dove, anche qui, era in atto un medesimo sbancamento per realizzare un traforo. Una situazione che alimentò una valanga di polemiche oltre che accuse a chi aveva, appunto, deturpato la collina.

Lavori che, in effetti, erano stati ordinati dalla società Eav, la holding regionale dei trasporti, che dopo dure proteste ha dovuto fermare il cantiere. Interventi che non sarebbero potuti partire. Neanche il tempo di cominciare, dunque, che era arrivato lo stop ai lavori finalizzati al raddoppio dei binari fino a Castellammare Centro, che prevedono la realizzazione del traforo di Varano. Va detto che la Città Metropolitana in sede di Conferenza di Servizi aveva espresso parere favorevole all’opera, ma alle intenzioni devono seguire i procedimenti amministrativi per andare avanti. Un iter burocratico quantomeno farraginoso che rischia di diventare il nuovo terreno di scontro tra la holding regionale dei trasporti e l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia. Uno scenario che si prepara a ripetersi anche sulla zona alta di Massa Lubrense, lì dove l’associazione Terre del Tirreno guidata da d’Esposito ha denunciato un possibile cantiere abusivo ancora in corso.

Fonte Metropolis

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