Lettera da Sorrento. A proposito di una festa: basta con le chiacchiere sul Covid

Lettera da Sorrento. A proposito di una festa: basta con le chiacchiere sul Covid. Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata a Positanonews da Giulia Villa:

Sono una ragazza giovane e tendenzialmente “passionale”, nella misura in cui le mie tecniche in merito all’arte della diplomazia non sono certamente ben affinate; per cui mi auguro che i miei contatti abbiano bene a dire.
Ho cercato di frenare il mio impulso alla replica non esprimendo quanto segue al fine di non alimentare La pandemia già sufficientemente accresciuta dal passaparola e le chiacchiere da bar, ma, essendo passati 10 giorni, sento giustificato il mio desidero di far chiarezza.
Sono stata Io in prima persona, nell’intento di celebrare il compleanno di mia madre, le cui condizioni di salute sono ben note al popolo Sorrentino e questo è un presupposto fondamentale, ad organizzare il tanto discusso evento della “Sorrento bene”, nel meraviglioso e “DISPERSIVISSIMO” giardino della rinomata Villa, sulla scia dell’entusiasmo e dell’affetto che da tempo lega la mia famiglia a quella dei proprietari.
La location stessa ed il numero degli invitati, è stato ponderato ad hoc, di modo da evitare scientemente l’assembrarsi degli invitati garantendo a tutti la sicurezza di partecipare alla festa. Tutta in giardino!!!
All’ingresso, dove le receptionist avevano a marcare una lista di persone pre-stilata, è stata presa la temperatura e a tutti è stato sollecitato l’uso della mascherina, se non per normativa, quantomeno per buon senso.
NESSUNO aveva sintomi ( e ci auguriamo di ripeterci quanto prima con chi purtroppo, all’epoca per mera apprensione e responsabilità, non ha partecipato).
A mercoledì, ossia ad una settimana esatta dalla festa, TUTTI, ad eccezione di uno, avevano ricevuto l’esito dell’esame sierologico: NEGATIVO.
Ad oggi, gli stessi, hanno ricevuto l’esito del tampone, che combinato con il test sierologico rende il risultato ancor più attendibile: NEGATIVO.
A mani bassissime, affermo che “quell’UNO” non avrebbe mai potuto dubitare della propria salute essendosi Già sottoposto a controlli e che mai, avrebbe commesso la leggerezza di mettere a repentaglio la salute di alcunchì, specialmente dei cagionevoli.
Durante la settimana purtroppo sono emerse decine di altri casi di positività al covid-19, su Sorrentini altrettanto noti, che non hanno partecipato alla festa, ma su cui non è stato acceso nessun faro.
Lo stesso uso dell’espressione “Sorrento bene”, (e qui ne approfitto per togliermi un sassolino dalla scarpa), mi genera un dejavu in merito ad un articolo pubblicato dalla stessa testata qualche anno fa, per motivi diversi,
che sa più di gossip che di informazione, o di monito in questo caso.
Viene quasi da pensare che il problema non sia stato il party in se, ma chi piuttosto vi ha preso parte.
Sono certa che la mia Famiglia, se non del tutto di sangue sicuramente di spirito, così come gli amici coinvolti in politica, non necessitino assolutamente della mia tastiera a difesa delle velenose voci di cui sono stati protagonisti, né tantomeno ho L’illusione di poterli preservare, soprattutto chi al momento non se la passa troppo bene.
Ne approfitto per scusarmi con chi, per una spontanea manifestazione di affetto, è stato risucchiato in questo vortice, ed intimato alla quarantena cautelare preventiva, l’ha rispettata per bona pacis. Ora invece invito chi scrive, o chi divulga, a correggere il tiro, e ad essere solidale con chi lo è sempre stato.
In buona fede

Giulia Villa

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