La costiera unita: una immensa favola

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Tonino Mormile , minorese per nascita e praianese per origini materne, cantava, sul motivo dell’uva fogarina, “quant’è bella la costiera unita……” Pensava , lui eterno e sempre attivo animatore delle cose belle ed intercostiere, che si potesse arrivare al giorno di una costiera unita con un unico Comune e con i rappresentanti dei diversi Centri che compongono il comprensorio della costa amalfitana. E pensava anche che fosse stato possibile che a rappresentare il territorio alla Provincia e alla Regione ci potesse essere un solo politico accentratore dei seri problemi di cui soffre la costa amalfitana
La cosa poteva sembrare attuabile se tutti, concordi, avessero scelto, con una sorta di primarie, il candidato esemplare cui affidare le rappresentanze della costa ai diversi livelli della politica, partecipando all’agone cono un solo partito che conta
Tutti, però, sono interessati a coltivare il proprio orticello in modo da poter soddisfare le proprie mire politico- amministrative, i propri interessi economici e quelli dei propri parenti ed amici.
E così la costa amalfitana continua ad essere il serbatoio di politici che vengono da altrove, calati a chiedere consensi dalle segreterie dei partiti che spesso disconoscono le reali esigenze (che sono tante) del territorio.
E così il costone friabile, i depuratori, le vie del mare anche serali, la strada a mezza costa che resta un miraggio, la sicurezza degli edifici scolatici e così via, restano solo argomenti di discussione, accesa ma fine a se stessa, anche da bar,
E noi siano invecchiati con gli stessi problemi

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