Il mondo dell’archeologia è a lutto. Ci ha lasciato Mario Torelli foto

I cittadini della penisola sorrentina,studiosi e appassionati , lo ricorderanno certamente quando è venuto a Piano di Sorrento,venerdì 27 marzo 2015, il prof  Mario Torelli per una lectio magistralis dal tema “Dalla «base di Sorrento» ai rilievi Medinaceli: gli onori della Campania al Divo Augusto”. nell’ambito dell’ ottavo ciclo di conferenze “Piano di Sorrento. Una storia di terra e di mare”, il percorso nella storia locale promosso dal Comune di Piano di Sorrento, nella persona di Carlo Pepe, in collaborazione con l’Associazione culturale “Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità”, presieduta da Felice Senatore.

Generico settembre 2020

Noi di Positanonews lo abbiamo incontrato e intervistato più volte in occasione di eventi culturali legati all’archeologia , a Pompei, a Moregine , al premio Amedeo Maiuri presieduto da Umberto Pappalardo.L’archivio video di Positanonews Tv , allegato in basso, fornisce parte delle sue lezioni considerate pietre miliari nella storia dell’archeologia. Una delle sue indimenticabili peculiarità era la capacità di rimodularsi alla luce di nuove evenienze, sapeva ricredersi su certe ipotesi avanzate e poi obliterate.

Il prof Umberto Pappalardo
con la scomparsa di Mario TORELLI siamo diventati tutti un po’ orfani … 1958 Fausto Zevi, Mario Torelli, Filippo Coarelli a 21 anni …

Mario Torelli (Roma, 12 maggio 1937) è un archeologo italiano, docente di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana all’Università di Perugia. È stato allievo di Ranuccio Bianchi Bandinelli e di Massimo Pallottino. Ha ricoperto numerosi incarichi nel corso della sua vita professionale, iniziando come assistente presso il Centro per la storia dell’arte antica di Roma (1960 – 1962), per diventare poi ispettore archeologo presso la Soprintendenza all’Antichità dell’Etruria Meridionale con incarico presso il Museo di Villa Giulia a Roma (1964 – 1969), Veio e Gravisca.  Nel 1969 è nominato docente di Archeologia e di Storia dell’Arte greca e romana presso l’Università di Cagliari, cattedra che ha ricoperto fino al 1973. Dal 1975 al 2010 è stato docente di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana presso l’Università di Perugia. Ha diretto gli scavi del santuario etrusco di Minerva a Santa Marinella (1964 – 1966), del santuario etrusco di Porta Cerere di Veio (1966 – 1969), del santuario greco di Gravisca, l’antico porto di Tarquinia (1969 – 1979), del santuario extra-urbano di Afrodite a Paestum (1982 – 1985), del santuario di Demetra e dell’agorà di Heraclea (1985 – 1991) presso Policoro.  È stato Visiting Professor presso diverse istituzioni all’estero, tra cui: Università del Colorado (1974); Università del Michigan (1978); Università della California (1979); Scuola Normale Superiore di Parigi (1984); Università di Parigi La Sorbona (Paris I: Panthéon Sorbonne), 1985; Collegio di Francia (1986), Università di Alberta, Canada (1986); docente a Oxford (1988), Università di Bristol (1993). Nel 1982 Torelli diviene membro dell’Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey) e del Getty Center per la Storia dell’arte e scienze umane a Los Angeles (1990 – 1991).

Curatore scientifico del Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona, è membro ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici a Firenze, è socio corrispondente del Mitglieder del Deutsches Archäologisches Institut[2], dell’Accademia delle Scienze di Torino[3], dell’Academia Europæa, dell’Accademia Nazionale dei Lincei[4]. Membro dell’équipe internazionale del “Thesaurus rituum et cultus antiquorum”, fa parte del comitato scientifico della Revue archéologique (Parigi) e dell'”Archivo Español de Arqueología” (Madrid) e dirige, dal 1992, la rivista di antichistica “Ostraka”.

Ha ricevuto la Laurea honoris causa dalle Università di Tübingen (Germania) e di Jaén (Spagna).

Ha curato l’allestimento di numerose mostre archeologiche in Italia e all’estero, tra cui Gli Etruschi a Palazzo Grassi a Venezia (26 novembre 2000 – 1º luglio 2001)[5] e L’Iliade tenutasi a Roma, al Colosseo, nel 2006[6].Autore di molti articoli per quotidiani e periodici, tra cui La Repubblica, Il Messaggero di Roma e La Stampa di Torino.

L’8 settembre 2014 riceve il Premio Balzan [7] per l’archeologia classica con la seguente motivazione: “Per il carattere profondamente innovatore dei suoi studi in tutti i principali ambiti della cultura antica, da quello greco a quello etrusco a quello romano, per la grande rilevanza delle sue sperimentazioni metodologiche e delle sue scoperte archeologiche, per l’originalità della sua opera in cui convergono in una salda visione globale l’indagine storico-epigrafica, l’analisi iconologica, la valutazione storico-religiosa, la ricerca antropologica, sempre sostenute da una sensibile attenzione alle strutture economiche e sociali e agli aspetti ideologici e istituzionali delle culture antiche”. La consegna del Premio avviene il 20 novembre 2014 a Roma dal Presidente della Repubblica Italiana.

Le opere

Il santuario di Hera a Gravisca (1971)

Elogia tarquiniensia (1975)

Necropoli dell’Italia antica (1982)

Tipologia e struttura dei rilievi storici romani (1982)

Storia degli etruschi (1984)

Lavinio e Roma: riti iniziatici e matrimonio tra storia e archeologia (1984)

L’arte degli etruschi (1985)

La Società etrusca: l’età arcaica e l’età classica (1987)

Storia dell’urbanistica: il mondo romano (1988)

Atlante dei siti archeologici della Toscana (1992)

Studi sulla romanizzazione d’Italia (1995)

Il rango, il rito e l’immagine: alle origini della rappresentazione storica romana (1997)

Tota Italia: saggi nella formazione culturale dell’Italia romana (1999)

Gli Etruschi (2001)

Le strategie di Kleitias. Composizione e programma figurativo del vaso François (2007)

Dei e artigiani. Archeologia delle colonie greche d’Occidente (2011)

Presso l’auditorium degli scavi di Pompei, lectio magistralis del prof Mario Torelli
Inaugurazione mostra fotografica e documentaria a cura di Umberto Pappalardo: ” Amedeo Maiuri: da Rodi a Pompei. Una vita per l’ archeologia ” nelle sale del costituendo Museo Temporaneo d’ Impresa…

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