Golfo di Napoli, rinasce Patrizia: la nave del molo San Vincenzo diventa motor yacht di lusso

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Golfo di Napoli, rinasce Patrizia: la nave del molo San Vincenzo diventa motor yacht di lusso. Da nave per i collegamenti nel Golfo a lussuosissimo Motor Yacht. Patrizia, la moto nave che per circa un decennio è stata ormeggiata al molo San Vincenzo in attesa di acquirenti, è tornata a nuova vita grazie alla società armatrice, la Navigazione Libera del Golfo che, oltre a ritirarla dal mercato, ha sostenuto un grande investimento per trasformarla in un lussuoso super yacht per eventi o escursioni di gruppo.

I lavori di trasformazione sono stati tutti eseguiti nel porto di Napoli. I Cantieri Palumbo hanno dato ancora una volta prova del grande progresso tecnologico raggiunto: su Patrizia sono stati montati quattro speciali stabilizzatori. È una prima volta assoluta, questo tipo di impianto, infatti, viene normalmente usato sui mega yacht di nuova costruzione.

«Abbiamo voluto il meglio per Patrizia – spiega Nello Aponte, presidente della Navigazione Libera del Golfo – perché crediamo che la bellezza dello scafo e la sua qualità tecnica gli garantiranno una nuova vita di successi».

Patrizia sarà presentata agli operatori turistici in due eventi: stasera presso la stazione marittima di Napoli e domani sera  al porto di Sorrento. Una presentazione che non segna un vero e proprio inizio di attività: è dalla prossima primavera, infatti, che il Motor Yacht Patrizia potrà essere noleggiato per eventi, feste, tour balneari e così via.

«La trasformazione – spiega Aponte – ha consentito di avere un imbarco di poppa molto comodo e sicuro e di dotare la nave di due discese a mare in modo da consentire ai passeggeri di poter fare tranquillamente il bagno. L’architetto Valerio Rivellini è riuscito a soddisfare tutte le esigenze che l’impiego di questa nuova Patrizia richiede».

Golfo di Napoli, rinasce Patrizia: la nave del molo San Vincenzo diventa motor yacht di lusso

Una motonave d’altri tempi, dunque,  completamente rimodernata e rifinita con materiali di pregio. Costruita nel 1955 presso i cantieri Ulijanik di Pola, Patrizia ha una stazza di quasi 500 tonnellate, una lunghezza di circa 57 metri  (57,24)    e una larghezza di quasi 9 (8,75).

È dotata di 2 potenti motori Mtu capaci di sviluppare una potenza di 1.210 KW / CV 1.659, che le consentono di raggiungere una velocità di crociera di 16 nodi pari a quasi 30 chilometri orari (28,8).

Il suo scafo è completamente in acciaio, all’interno invece, i lavori  hanno consentito di creare tre bar, cucine attrezzate, spogliatoi, docce, bagni, scale reali, filodiffusione e impianto audio/video.

Ma la parte più importante, come dicevamo è stata la realizzazione laterale di due piattaforme a scomparsa che consentono di accedere comodamente al mare mediante una scalinata interna.

Lusso, comodità, materiali ricercati. Patrizia, grazie alla trasformazione può imbarcare su i due ponti aperti fino a 247 passeggeri con 9 uomini di equipaggio.

«Questa iniziativa – aggiunge il presidente della Navigazione Libera del Golfo – regalerà al Golfo di Napoli e a tutta la Costa campana una nave dallo stile inimitabile che ora è anche oltremodo lussuosa e comoda. Non è stato facile raggiungere questo risultato, ma ora possiamo dire di essere orgogliosi di avere ancora Patrizia nella nostra flotta».

Particolarmente soddisfatto anche il fratello di Nello Aponte, Bruno Aponte, l’uomo che ha curato in prima linea il rinascimento di Patrizia. Un lavoro durato mesi e mesi, svolto con tenacia insieme ai tecnici del Rina che hanno seguito passo i lavori di trasformazione. Bruno aveva accompagnato Patrizia all’ormeggio al molo San Vincenzo e al successivo disarmo. Ed è stato lui che ha voluto più di tutti farla tornare a navigare.

Fonte Il Mattino

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