Campania. De Luca: “Penultimo avviso prima di un nuovo lockdown”

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Campania. De Luca: “Penultimo avviso prima di un nuovo lockdown”. Come annunciato arriva la stretta per il Covid. «Si blocca la movida», è il titolo che preannuncia, in mattinata, l’ordinanza regionale con la nuova stretta. Ma i paletti pesanti non sono solamente per bar, ristoranti e, in generale, luoghi di aggregazione ma anche per feste private (non più di venti persone) e per matrimoni e cerimonie varie, ovvero il settore che era ripartito più lentamente dopo mesi di crisi. Senza contare un dettaglio che mette i brividi: l’ordinanza, la numero 75 dell’era Covid campana, parla sempre nell’incipit, di «prime misure drastiche». Come a dire che ne sono in arrivo in altre. Insomma, ricomincia la giostra. Colpa dell’impennata dei contagi che ieri registra un nuovo picco: 286 positivi.
IL GOVERNATORE «Questa è la penultima decisione prima di chiudere tutto», annuncia ieri sera De Luca, intervenendo a Porta a Porta. «Possiamo fare due scelte – aggiunge – andare verso il lockdown, chiudere tutto, ma questo avrebbe ricadute economiche pesanti, oppure decidere di convivere con il Covid, ma questo richiede il rispetto rigoroso delle regole». «Sono molto allarmato, credo che dobbiamo aprire gli occhi e dire con grande chiarezza che siamo già nella seconda epidemia. Se vogliamo convivere con il virus per altri dieci mesi, il sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso e capillare. Invece, da due o tre mesi le forze dell’ordine – accusa – sono scomparse. Non trovo più una pattuglia in strada dedicata al controllo delle normative sul Covid. Se pensiamo di vivere con il Covid in queste condizioni, tra un mese dovremo chiudere di nuovo tutto».
L’ORDINANZA «L’aggravarsi della situazione e il trend in atto impongono di adottare misure di estrema urgenza», è la premessa dell’ordinanza che introduce nuove misure. In particolare, c’è una stretta sulla movida, con il divieto di consumare bevande alcoliche all’aperto o venderle per l’asporto dopo le 22, e sulle cerimonie, a cui potranno partecipare soltanto 20 persone. C’è ancora un nuovo stop, ancora, a sagre e fiere e vengono aggiornati anche i protocolli di sicurezza per i settori di cinema, spettacoli dal vivo, wedding, locali e ristoranti. Misure valide sino al 7 ottobre ma è certo che verranno prorogate. Restano intanto prorogate e confermate anche le disposizioni delle precedenti ordinanze, come, ad esempio, la misurazione della temperatura per accedere negli esercizi pubblici e la registrazione di almeno un avventore nei ristoranti.
LA MOVIDA Per tutti gli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) è vietata la vendita di alcolici dopo le 22 e sino alle 6. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli. In particolare, per bar e ristoranti, deve essere previsto il distanziamento di un metro schiena e schiena e dai tavoli (con non più di 6 persone). Viene infine vietata la consumazione in piedi e al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza di almeno 1 metro.
CINEMA E TEATRI I posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro di almeno 1 metro e mezzo (disposizione che vale sia per gli spettacoli all’aperto che per quelli al chiuso e sulla base della stessa saranno individuate le massime capienze). Naturalmente c’è l’obbligo della mascherina agli ingressi sia degli spettatori che degli artisti.
LE FESTE L’ordinanza prevede come lo svolgimento di feste e di ricevimenti «è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti». Un passaggio che in serata necessita di un chiarimento della Regione. E quindi, per «le feste e ricevimenti già organizzati ed in programma fino al 4 ottobre 2020, l’indicato limite numerico non opera ove l’evento si svolga in forma statica con esclusione di buffet». Ma comunque la composizione dei singoli tavoli deve prevedere solo congiunti e «il limite di 20 partecipanti è riferito allo svolgimento di singole feste e non costituisce limitazione ai coperti degli esercizi di ristorazione ordinaria».
TRASPORTI Rimane il divieto di salire a bordo per chi non indossa la mascherina. I passeggeri, quindi, che non rispetteranno questa previsione saranno sanzionati e invitati a scendere immediatamente dal veicolo. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Fonte Il Mattino

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