Calcio, bocciato l’appello del Presidente della Federcalcio Gravina. Ancora un no dal CTS per i tifosi allo stadio

La speranza che la Serie A 2020-2021 possa rivedere i tifosi allo stadio è durata ben poco, per società, istituzioni e appassionati. Secondo quanto appreso dal portale ‘Calcio e Finanza’, infatti, al termine della riunione del Comitato tecnico scientifico si è deciso di non modificare il protocollo sanitario. Bocciato dunque l’ultimo appello del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, che a poche ore dal via del campionato, la cui prima partita sarà Fiorentina-Torino in programma sabato 19 agosto alle ore 18, aveva chiesto un allentamento delle misure soprattutto in tema di tamponi, richiesta da leggere anche in chiave economica visti i costi elevati delle misure sanitarie anti-Coronavirus. Il Presidente tra l’altro era stato portavoce anche di altri che la pensavano come lui, come il Ministro dello Sport Spadafora e diversi presidenti dei club della massima serie. Il CTS ha però detto no, ritenendo ancora troppo elevato il rischio di un nuovo aumento esponenziale dei contagi affinché si decida di permettere ai tifosi di tornare sugli spalti. Fino al prossimo 6 ottobre, quindi, le partite dei campionati professionistici continueranno a essere disputate a porte chiuse, con ingressi contingentati a pochi addetti ai lavori. Il prossimo step sarà in base alla scelta del Governo di attendere i primi riscontri sulla ripartenza delle scuole. Diversa la situazione  in Germania dove invece i supporters hanno potuto assistere anche alla partita tra Hansa Rostock e Stoccarda, valevole per la Coppa di Germania: 7500 spettatori e senza alcun distanziamento sociale.

 

 

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