Angri, elezioni 2020: è testa a testa Mauri-Ferraioli

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Si rinnova la sfida tra Cosimo Ferraioli e Pasquale Mauri. Tutto rinviato al prossimo 5 ottobre, quando sarà di nuovo testa a testa come cinque anni fa. Lo scrive Luigi D’Antuono per il giornale La Città di Salerno.

All’ombra del Castello Doria, dunque, nessuna novità arriva da primo turno con i pronostici della vigilia che hanno rispecchiato appieno la volontà popolare. Il dato parziale, con 14 sezioni scrutinate su un totale di 27, è chiaro. Mauri, supportato da una maggior numero di liste, sei, parte nuovamente in vantaggio rispetto allo sfidante e sindaco uscente Cosimo Ferraioli. Un vantaggio che in termini aritmetici si assesta agli oltre 300 voti con l’ex primo cittadino che ha saputo sfruttare la forza numerica delle sei compagini che l’hanno sospinto al turno di ballottaggio con una percentuale vicina al 33,36% (3.960). Ferraioli è arrivato all’appuntamento elettorale sfruttando la scia dell’emergenza covid gestita in maniera responsabile. Cinque le liste a sostegno del sindaco uscente che si è piazzato a ridosso del rivale storico con un 30,68% che si traduce in 3.642 consensi, soglia inaspettata in fase di previsioni. «Tutto sarà deciso al ballottaggio – ha detto il primo cittadino uscente – . Aleggiava questa possibilità fin dalle prime battute dello spoglio. Ci saranno 15 giorni nel corso dei quali continueremo a seguire la linea adottata in questa atipica campagna elettorale, portando all’attenzione dei cittadini le tante cose che abbiamo messo in cantiere in questi anni». Il primo cittadino si è espresso anche sull’opportunità di poter avviare un’azione sinergica con gli altri candidati esclusi dal ballottaggio. «Ora ci sarà una fase di riflessione insieme alle liste della coalizione – ha precisato Ferraioli – . C’è da programmare in vista del turno di ballottaggio ». Pasquale Mauri ha lanciato, invece, segnali chiari alle altre forze escluse. «Il voto del primo turno ha premiato gli esponenti della minoranza e i cittadini hanno bocciato il governo Ferraioli considerato che i candidati sindaco hanno raccolto oltre il 60% dei consensi degli angresi», ha puntualizzato.

Sin dalle presentazione delle liste in città serpeggia l’indiscrezione di una tacita intesa con Alberto Milo che potrebbe aprire le porte al successo di Mauri nel prossimo turno. Un accordo che più volte lo stesso Milo ha smentito affermando di non supportare i candidati al ballottaggio. L’ex consigliere provinciale è stato uno dei perni dell’amministrazione con Mauri dal 2010 al 2015 primo dello strappo consumatosi dopo il primo turno della passata competizione elettorali. I prossimi giorni riveleranno se ci sarà un ritorno di fiamma tra i due ex alleati. Milo potrebbe portare in dote un bottino di 2.562 voti (21,59%), anche se già trapelano voci di frammentazione nell’area moderata che lo ha sostenuto e che sarebbe poco disponibile ad un dialogo con Mauri.

A testa alta esce, invece, Eugenio Lato. In corsa solitaria ha raccolto 1.110 voti (9,35%) e potrebbe avere un peso specifico rilevante nel secondo turno.

Crollo verticale del Movimento 5 Stelle che non riesce a confermare i buoni risultati raggiunti lo scorso anno alle politiche e non ha sfruttato le presenze dei big Luigi Di Maio, Vincenzo Spadafora e Sergio Costa in città durante la campagna elettorale. Il trend in calo a livello nazionale, infatti, ha avuto forti ripercussioni anche in ambito locale sul candidato sindaco Giuseppe Iozzino. Incassate 595 preferenze per un totale del 5,01%.

Luigi D’Antuono, La Città di Salerno

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