Ancona, vasto incendio al porto. Il comune chiude scuole e parchi: “Spostamenti limitati e finestre chiuse”

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Ancona, vasto incendio al porto. Il comune chiude scuole e parchi: “Spostamenti limitati e finestre chiuse”. Le fiamme si sono sviluppate poco dopo la mezzanotte da un capannone: non ci sono vittime e feriti, resta il timore per la presenza di materiali potenzialmente tossici. In città si sono sentite diverse esplosioni ed è ancora visibile un’alta colonna di fumo nero. La sindaca: “Non sembra ci siano problemi di inquinamento, ma per ora limitate gli spostamenti”. Il testimone: “Ho pensato subito a Beirut”.

Il porto di Ancona in fiamme. Un grosso incendio, partito intorno alle 00:35 da un capannone, si è sviluppato nell’area ex Tubimar, dove ci sono varie attività: il rogo ha distrutto camion e altri capannoni dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. Per questo il Comune ha disposto la chiusura di tutte le scuole, le università, i parchi e gli impianti sportivi: “Si raccomanda di tenere chiuse le finestre e di limitare gli spostamenti non necessari”. Grazie all’intervento dei Vigili del fuoco l’incendio è già stato circoscritto, ma non ancora spento. Non ci sono vittime né feriti.

Le operazioni di spegnimento, fanno sapere i pompieri, andranno avanti comunque per tutta la giornata. Le fiamme, che a quanto pare non hanno causato feriti, hanno anche provocato esplosioni nel capannone, avvertite distintamente anche da molto lontano, oltre a una colonna di fumo alta e densa che ora si sta abbassando e si spostando verso sud. Le cause del rogo sono in fase di accertamento da parte degli stessi vigili che saranno impegnati per molte ore nelle operazioni di spegnimento a causa di focolai ancora presenti nell’area.

“Abbiamo sentito diverse esplosioni, almeno tre, dall’una meno un quarto in poi. Poi il fuoco e le sirene dei mezzi di soccorso. Abbiamo pensato subito a quello che è successo a Beirut, è inevitabile”, racconta all’AdnKronos il dipendente di un hotel della zona del porto. “C’è molto fumo nero, il vento però non lo sta portando verso il centro della città, ma verso Sud, verso l’interno. Si sente un fortissimo odore che sembra di plastica bruciata“, conclude la dipendente. Sul luogo sono intervenuti anche mezzi delle forze dell’ordine, che hanno ‘cinturato’ l’area. Nella zona ci sono una ditta che produce azoto liquido, una centrale elettrica e un impianto di metano.

Dopo il vasto rogo Comune ha “chiuso in via precauzionale tutte le scuole di ogni ordine e grado, le università, i parchi e gli impianti sportivi all’aperto, in attesa delle analisi e delle indicazioni delle autorità sanitarie, dell’Arpam e degli esiti dei sopralluoghi dei Vigili del fuoco”. L’alta e densa colonna di fumo è visibile anche da diversi chilometri di distanza e si sente un odore acre in città. “Si raccomanda – ribadisce il Comune – di tenere chiuse le finestre e di limitare gli spostamenti non necessari”.

“Dai primi rilievi sembra non ci siano problemi di inquinamento“, scrive su Facebook la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli. “A titolo precauzionale l’amministrazione comunale ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle sedi universitarie per la giornata odierna. Resteranno chiusi anche parchi e impianti sportivi. Cerchiamo di limitare gli spostamenti in attesa dei rilievi delle autorità sanitarie“, specifica comunque la prima cittadina. “Dai primi rilievi sembra non ci siamo problemi di inquinamento ma abbiamo ritenuto opportuno essere prudenti in attesa degli esiti finali degli esami delle autorità preposte”, aggiunge Mancinelli.

Fonte Il Fatto Quotidiano

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