Amalfi, truffe ai parcheggi: scena muta dei sei indagati davanti al GIP

Nella mattinata del 14 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi con il capitano Umberto D’Angelantonio, hanno eseguito una misura cautelare di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio nei confronti di 6 dipendenti della società municipalizzata del Comune di Amalfi che gestisce i parcheggi nella cittadina, la “Amalfi Mobilità surl”.

Era in programma per ieri – giovedì 17 settembre -, presso il tribunale di Salerno, l’interrogatorio del Giudice per le Indagini Preliminari per i sei parcheggiatori indagati.

Gli imputati, difesi dagli avvocati Francesco Gargano, Giovanni Torre e Andrea Carrano, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Lo scrive il quotidiano de La Città di Salerno in edicola oggi.

L’operazione, denominata BERMA PARKING in ragione del nome del parcheggio oggetto d’indagine, è frutto di un’accurata attività investigativa avviata dagli uomini dell’Arma e coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Salernoa partire dall’estate 2019, mediante lo svolgimento di mirati servizi di osservazione e pedinamento condotti della locale Stazione Carabinieri. I militari amalfitani avevano più volte ricevuto segnalazioni da partedi alcuni avventori del parcheggio sul porto situato alla fine del Lungomare dei Cavalieri di una inusuale consegna della somma da pagare per il servizio direttamente all’operatore preposto ad ausiliario alla sosta, invece che inserirla nell’apposita cassa automatica.

Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, i militari hanno accertato che gli indagati, in oltre 300 episodi in tre mesi di osservazione, dopo aver verificato mediante l’apparecchio elettronico che conteggia il tempo effettivo di sosta, si facevano consegnare la somma dovuta per il parcheggio dai numerosi turisti che avevano usufruito del servizio.

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