Una possibile interpretazione dell’affresco della cripta medievale della Chiesa di Santa Maria Assunta di Positano foto

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Nella cripta medievale del complesso benedettino fondato nel X sec. d. C., al di sotto della zona presbiteriale della Chiesa Madre di Positano dedicata a Santa Maria Assunta, si trova una labile traccia di affresco in prossimità della scala di accesso alla chiesa sovrastante.
Sono pochi gli elementi ben riconoscibili nell’affresco però alcuni spiccano per la nitidezza del segno: uno strumento a corde e la forma del viso e del collo di una figura che veste una clamide scura con una sottogonna rossa. Vicino alle corde si stende una fascia bianca.
La figura è assisa e frontale ed è circondata da una aureola tonda visibile solo nella parte destra.
Lo strumento a corde, il salmodium, e la dolcezza del viso potrebbero far riconoscere nella figura la Santa monaca benedettina Ildegarda di Bingen intenta a salmodiare accmpagnandosi con la cetra e il salterio. La cetra e il salterio sono elementi tipici dell’iconografia della santa.

Ildegarda di Bingen

Santa Ildegarda di Bingen è stata una monaca cristiana, scrittrice, musicista, mistica e teologa tedesca che nacque in Germania nel 1098 e fondò il monastero di Rupertsberg nel 1150 a Bingen, intitolato a san Ruperto
Suora benedettina, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica; nel 2012 è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI.

È plausibile che nel monastero benedettino di Positano sia stata raffigurata la sua immagine vista la grande fama di cui godeva la Santa al suo tempo.
Questo giornale ha dedicato alla Santa un bell’articolo

“Santa Ildegarda di Bingen, tra mistica e terapia naturale”

Giulia Cortella
Docente di Materie Letterarie
presso il Liceo G. Fracastoro di Verona

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