Sant’Agnello, Housing ancora sotto sequestro. Le famiglie non mollano: “Legge senza giustizia”

«Il problema casa in penisola sorrentina esiste da anni, ormai ci sono tutte strutture ricettive, e i nostri politici se ne sono fregati dei cittadini che dovendo trovare case in affitto, per viverci degnamente, dando ai propri figli una casa decente, devono pagare minimo mille euro di fitto e ritenersi anche fortunati ad averla trovata».E’ l’ennesimo sfogo riportato da Salvatore Dare per Metropolis, l’ennesimo grido di dolore delle 53 famiglie aggiudicatarie delle case realizzate in via monsignor Bonaventura Gargiulo, a Sant’Agnello.

Il complesso immobiliare è sotto sequestro dallo scorso mese di febbraio quando, prima che esplodesse la pandemia dovuta ai contagi da Covid 19, la Procura di Torre Annunziata fece apporre i sigilli al fabbricato ritenuto fuorilegge. Motivo? Per i magistrati il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Sant’Agnello si basa su presupposti urbanistici aggiudicatarie.

La tensione è alle stelle perché le famiglie, che per centinaia di migliaia di euro si sono già impegnate con la società Shs titolare dell’autorizzazione, si son sentite dire dagli inquirenti che per quelle abitazioni «bisogna metterci una pietra sopra».

L’inchiesta della Procura di Torre Annunziata – che per ora indaga l’ingegnere Antonio Elefante e il commercialista Massimiliano Zurlo quali massimi dirigenti di Shs oltre che Francesco Gargiulo e Danilo Esposito in qualità di amministratori di New Electra, ditta edile di Piano di Sorrento titolare dell’appalto continua e riguarda anche il ruolo della politica. Sotto la luce dei riflettori tutti gli atti del Comune votati sia in giunta sia in consiglio comunale.

Su Facebook, dal profilo ufficiale degli aggiudicatari, le famiglie continuano a rimarcare il fatto che hanno subìto una beffa atroce. «La legge è senza giustizia – scrivono ancora le famiglie dell’housing sociale – Ridateci le nostre case.

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