Piano di Sorrento non è la Codogno del Sud. Si chiede di poter conoscere il numero dei positivi ai test suddivisi per le città di appartenenza

Piano di Sorrento. Continua lo screening di massa per l’individuazione dei soggetti positivi al Covid-19 a seguito dell’episodio che ha visto al centro dell’attenzione il Gran Caffè Marianiello dove sono stati registrati dei contagi tra il personale. I primi dati sugli esiti dei test rapidi parlano di 43 positivi fino alla giornata di ieri. Sono numeri che sicuramente aumenteranno anche perché la presenza degli asintomatici è innegabile, ma la maggior parte di questi non sono di certo legati al famoso bar.

Il TG regionale di ieri sera ha reso pubblica la notizia dei primi 43 positivi ai test rapidi per i quali, però, si attende ora l’esito del tampone. I tamponi naso-faringei, infatti, potrebbero non confermare la positività per tutti i 43 soggetti e ridimensionare notevolmente il numero effettivo.

Nel frattempo la notizia è stata diffusa e gli aggiornamenti sul numero dei positivi ai test continueranno ad essere resi noti attraverso i TG regionali, gli organi di stampa ed i social. Il problema è che si parla genericamente di “contagi a Piano di Sorrento” mentre andrebbe specificato che le migliaia di persone che si stanno sottoponendo ai test non sono solo carottesi ma provengono da tutti i comuni della penisola sorrentina, costiera amalfitana e molti da diverse città in provincia di Napoli.

Il test è stato reso disponibile gratuitamente non solo ai cittadini di Piano di Sorrento ma anche a tutti coloro che, pur vivendo in altre città, avessero frequentato nelle ultime due settimane il Bar Marianiello. Ma, non essendoci un elenco dei clienti della struttura per le dovute verifiche, sono tanti coloro che hanno approfittato dell’occasione per eseguire il test gratuitamente evitando di andare in una struttura privata dove i costi possono superare anche i 100 euro.

Al sindaco di Piano di Sorrento Dott. Vincenzo Iaccarino va riconosciuto il merito di aver messo in piedi in poco tempo un’operazione senza precedenti in penisola sorrentina ma forse sarebbe stato più opportuno che ogni comune predisponesse un punto dove eseguire il test per i propri cittadini “a rischio” evitando di congestionare le sedi preposte di Piano con il crearsi di lunghe file di attesa che possono anche costituire una fonte di contagio nel caso in cui ci siano persone positive e non vengano rispettate le distanze di sicurezza.

Ci si augura che l’amministrazione comunale di Piano di Sorrento renda noto il numero dei positivi specificando quanti siano per ogni città. Purtroppo, come già detto, nella giornata di ieri i 43 positivi sono stati associati al nome di Piano ma sicuramente non sono tutti carottesi.

I cittadini di Piano hanno il diritto di sapere quanti sono effettivamente i positivi nella propria città e quanti sono quelli residenti in altri comuni (che siano della penisola sorrentina, costiera amalfitana o altro). E’ chiaro che parlando genericamente di positivi a Piano di Sorrento la città avrà (e sta già avendo) un danno enorme perché additata come un “lazzaretto”. Un danno d’immagine ma sicuramente anche economico perché la paura induce tanti ad evitare di venire a fare spese nei negozi carottesi.

Per non parlare dell’ipotesi (che speriamo resti tale) che Piano di Sorrento potrebbe rischiare di diventare “zona rossa” con un danno per tutti i cittadini. Piano ed i carottesi non meritano certamente questo dopo tanti sacrifici fatti per riaprire le serrande dei negozi e per cercare di tornare ad una vita normale.

Allora chiediamo una maggiore chiarezza nelle comunicazioni e, pur nel rispetto della privacy, di sapere gli esiti dei test giornalieri (e non a fine screening visto che comunque vengono diffusi attraverso gli organi di stampa) e la suddivisione dei numeri dei positivi per le varie città. Lo si chiede per la tutela della città di Piano di Sorrento e dei carottesi. Piano non è la “Codogno” del Sud e non può pagare il prezzo della gogna solo per aver permesso a tantissime persone di effettuare lo screening nei propri locali.

Confidiamo, quindi, nella trasparenza dell’amministrazione comunale carottese, dimostrata tra l’altro sin dall’inizio dell’emergenza, e nella professionalità e competenza del sindaco Iaccarino da sempre attento al bene della sua città e vicino ai suoi concittadini.

Ora è il momento di difendere Piano di Sorrento e la sua immagine e siamo certi che i carottesi usciranno a testa alta da questa situazione,

Commenti

Translate »