Elezioni Regionali e Comunali quando e come si vota e si presentano le liste con precisione: le elezioni al tempo del Covid

Più informazioni su

    Elezioni Regionali e Comunali quando e come si vota e si presentano le liste con precisione: le elezioni al tempo del Covid Anche se in un periodo insolito – agosto – e in condizioni assolutamente inedite – la pandemia di coronavirus – la macchina si è messa in moto. Sono cominciate le procedure per formalizzare le liste dei candidati alle elezioni regionali e comunali 2020, in programma il 20 e 21 settembre. Si voterà per il rinnovo dei consigli regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, oltre che in Valle d’Aosta (dove però ancora non è stata ufficializzata la data). Nello stesso periodo si voterà per le elezioni comunali in 1.184 comuni d’Italia.

    Elezioni comunali 2020, le liste dei candidati
    Per le elezioni comunali è facile: la legge distingue solo tra comuni fino a 15 mila abitanti e comuni con popolazione superiore. Nei comuni “piccoli” le liste elettorali hanno un numero di candidati consiglieri compreso tra 7 e 16, a seconda della loro popolazione: sarà così anche per le elezioni comunali 2020. In questi comuni, peraltro, non è previsto il voto disgiunto (preferenza a un candidato sindaco e voto a una lista che non lo appoggia).

    Il principio non cambia per le liste dei candidati alle elezioni comunali dei comuni con più di 15 mila abitanti. Il numero dei candidati consiglieri in lista è sempre determinato in base alla popolazione, con un minimo pari ai due terzi di tutti i seggi in palio e un massimo pari al numero di tutti i seggi. In pratica, si va dagli 11 candidati in lista fino a un massimo di 48 per le città con almeno un milione di abitanti. Le liste devono anche garantire l’equilibrio nella rappresentanza di genere: i candidati di uno stesso sesso non possono superare i due terzi del totale.

    Candidati alle elezioni regionali 2020: le liste
    Per le elezioni regionali è più complesso, visto che la cosiddetta “legge Tatarella” nel 1999 ha affidato alle singole regioni stesse la disciplina della loro legge elettorale. C’è poi la differenziazione tra regioni a statuto speciale e regioni a statuto ordinario. In linea di massima, tutte le leggi elettorali regionali rispondono a un quadro normativo comune: sono sistemi misti proporzionale-maggioritario con premi di maggioranza e soglie di sbarramento.

    Le liste dei candidati alle elezioni regionali sono diverse per ciascuna circoscrizione elettorale in cui è suddivisa la regione. Le circoscrizioni corrispondono nella maggior parte dei casi ai territori delle province. Anche in questo caso il numero dei candidati in lista è legato al numero di abitanti della circoscrizione in cui si presentano.

    Il numero totale dei seggi da eleggere in ciascun consiglio regionale è determinato allo stesso modo. I seggi sono un numero uguale o inferiore a:

    20 per le Regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti;
    30 per le Regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti;
    40 per le Regioni con popolazione fino a quattro milioni di abitanti;
    50 per le Regioni con popolazione fino a sei milioni di abitanti;
    70 per le Regioni con popolazione fino ad otto milioni di abitanti;
    80 per le Regioni con popolazione superiore ad otto milioni di abitanti.
    Dopo le firme: la scadenza per la presentazione delle liste
    Le liste vanno poi presentate ufficialmente per poter essere ammesse alle elezioni, comunali o regionali che siano. Per farlo, devono esser sottoscritte da un certo numero di cittadini. Di nuovo, a seconda della popolazione del comune, servono tra le 25 e le 1.500 firme (nessuna firma richiesta invece nei comuni con meno di 1.000 abitanti). Meccanismo molto simile per le regionali: anche qui le liste di ciascuna circoscrizione hanno bisogno di un certo numero di firme più o meno grande in base alla popolazione delle stesse.

    Questo però è un anno particolare. Considerato il rinvio delle consultazioni elettorali e il minor tempo a disposizione per la raccolta delle firme (per di più in estate e ancora nel pieno di una pandemia globale), è stato deciso per decreto che solo per l’anno 2020 il numero minimo di sottoscrizioni richiesto per la presentazione delle liste e delle candidature è ridotto ad un terzo.

    Ma quando si conosceranno le liste definitive dei candidati alle elezioni regionali e comunali? Alcune forze politiche le hanno già comunicate in via ufficiosa e altre sicuramente faranno lo stesso nelle prossime settimane. L’ufficialità però arriverà solo in una data ben precisa.

    La presentazione delle liste dei candidati e dei loro simboli per le elezioni regionali e comunali 2020 deve avvenire tra le ore 8 del 30° giorno antecedente la data delle elezioni e le ore 12 del 29° giorno antecedente. Dunque, considerato che la data delle elezioni 2020 è quella del 20 e 21 settembre, le liste dovranno essere presentate all’ufficio elettorale competente tra le ore 8 di venerdì 21 agosto e le ore 12 di sabato 22 agosto. A mezzogiorno si chiudono le porte, tutta la documentazione e la raccolta di firme dovranno essere pervenute all’ufficio elettorale competente.

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »