De Luca “Non è possibile riaprire la scuola ora”. Si slitta a dopo il voto. Intanto nei licei fra Sorrento e Meta ancora non sono arrivati i tavoli, silenzio per i Colli di Fontanelle

De Luca “Non è possibile riaprire la scuola ora”. Si slitta a dopo il voto, almeno così sembrano tutti i segnali in Campania ma non solo, si doveva riaprire il 14, ma giusto dopo una settimana si vota, considerando gli scrutini il 21, probabile che la scuola cominci il 22 settembre, se tutto va bene, se non oltre, la situazione è molto confusa , comunque c’è qualche comune come Meta che ha già deciso di rinviare l’inizio a dopo il voto , forse sarà così per tutti . Intanto nei licei fra Sorrento e Meta ancora non sono arrivati i tavoli  monoposti, previsti dalle normative anti covid-19, e le attrezzature solastihe relative, silenzio per il plesso di Colli di Fontanelle del turistico  San Paolo , ne il Comune di Sant’Agnello nella persona di Piergiorgio Sagristani sindaco della cittadina, ne Peppe Tito consigliere della città Metropolitana di Napoli a cui spetta la competenza per i lavori ci danno risposte certe, ma neanche informano i genitori della penisola sorrentina, o della Costiera amalfitana, Positano e Praiano, che scelgono qui invece di Amalfi per ipropri figli.

. «Da qui a una, due settimane saremo chiamati a prendere decisioni importanti. Pensate all’apertura dell’anno scolastico: nelle condizioni attuali non è possibile aprire». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di un incontro a Salerno sulla legge regionale dello psicologo di base. «Non so quello che saranno in grado di fare nelle prossime due settimane – ha aggiunto De Luca – ma avremo scelte complicate da fare».

Niente allarmi, però: «Ancora oggi – assicura De Luca – rimaniamo la regione più sicura d’Italia, l’unica che fa screening seriamente a chi rientra dalla Sardegna e dall’estero, non solo dai quattro paesi indicati dal governo. Ho percepito in quest’ultima fase di ripresa del contagio – ha aggiunto De Luca – qualche elemento di preoccupazione e di incertezza nelle famiglie. Dobbiamo stare tranquilli, trasmettere sicurezza: non c’è nessuna tragedia alle porte, non c’è il nemico alle porte, ma c’è un problema serio e ancora una volta la Campania è stata all’avanguardia perché è stata la prima Regione che ha fatto un’ordinanza che rendeva obbligatoria la quarantena per chi rientrava dall’estero. Abbiamo deciso di fare seriamente un piano per la sicurezza: dobbiamo individuare oggi tutti i positivi se vogliamo evitare che da qui a un mese ci siano migliaia di contagiati. Questo è il senso del lavoro che facciamo».

In Campania sì, altrove no. «Mentre noi decidiamo che la quarantena è obbligatoria per chi rientra ed è in attesa del tampone, nelle regioni del Nord non lo è. Sono cose da pazzi. Dobbiamo mantenere un elemento di rigore e di prudenza in più rispetto ad altri territori – rincara De Luca – Noi ci siamo impegnati a garantire la sicurezza e così sarà, anche in questa fase. Stiamo intervenendo dappertutto e andiamo a cercare noi i positivi. Disarmati, senza oggetti di guerra, ma dobbiamo individuarli. Abbiamo isolato alcuni focolai che potevano essere pericolosi come a Sant’Antonio Abate, una cosa incredibile legata a una struttura per il tempo libero, la Sonrisa. C’era un focolaio, abbiamo fatto uno screening su tutta la popolazione, 13mila persone. Lo abbiamo fatto perché se c’è un problema devi affrontarlo, devi guardarlo in faccia, non nascondere la testa sotto la sabbia, altrimenti te lo trovi moltiplicato per 10 dopo».

Precisiamo che al momento NON VI E’ NULLA DI UFFICIALE , l’inizio rimane fissato al 14 settembre, ma crediamo che non prima del 22 settembre in molte parti d’ Italia, ed in particolare in Campania, sarà possibile andare a scuola, al momento sia il Comune di Meta in particolare, e potrebbe farlo da solo, e la Regione Campania, sembrano intenzionati a slittare di almeno una settimana.

Commenti

Translate »