Covid a Napoli, un contagio in salumeria in via Salvator Rosa: verifiche Asl

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Covid a Napoli, un contagio in salumeria in via Salvator Rosa: verifiche Asl. Covid-19 al centro storico. La Asl Napoli 1 è al lavoro per una «indagine ispettiva in corso» su una frequentata salumeria di Salvator Rosa. Tra preoccupazioni e denunce dei residenti, i sanitari hanno effettuato negli ultimi giorni diverse ispezioni. Uno dei suoi dipendenti del negozio, risultato infetto dopo una settimana dal primo e unico giorno di lavoro post-ferie, è ricoverato al Cotugno, «e le sue condizioni sono piuttusto serie», fa sapere la Asl. La salumeria, che ieri mattina ha svolto una nuova sanificazione, allo stato attuale non è stata comunque chiusa dall’Autorità sanitaria: «Il negozio è un luogo sicuro. Tutto il personale è stato cambiato e stiamo collaborando con le Autorità sanitarie: abbiamo fatto tre sanificazioni in pochi giorni» per fortuna sono in miglioramento», spiega Fausto Amodio, amministratore dell’esercizio commerciale.

Le preoccupazioni dei residenti, però, riguardano le settimane scorse e in particolare la giornata del 19 agosto. Quella sera, uno dei dipendenti della salumeria «alla fine del turno si sentiva spossato – racconta ancora Amodio – Aveva lavorato con guanti e mascherine, anche se allora non si sapeva che avesse il Covid, e la febbre gli è salita quando era già rincasato. La conferma che era infetto c’è stata solo sette giorni dopo: immediatamente gli altri quattro dipendenti che avevano avuto contatti con lui sono stati messi in quarantena, e lo sono tuttora. Non c’è un focolaio interno al negozio», spiega il titolare. Come testimonia questo caso, viviamo giorni più che difficili da un punto di vista organizzativo: il ritorno massiccio del contagio, i rientri dalle vacanze e il caos nella gestione del virus da parte degli stessi contagiati che tornano al lavoro spesso ignari di esserlo. «In giro ci sono molti più casi di quanto si creda. Il dipendente infetto mi ha detto di non essersi mosso da Napoli durante i giorni di vacanza, potrebbe essersi contagiato da chiunque», conclude Amodio.

I timori dei cittadini ignari sono sorti quando hanno notato «facce diverse lavorare all’interno della salumeria», racconta un residente. Nuovi controlli e nuove paure sono partite nelle scorse ore da queste osservazioni dei cittadini del quartiere, poi confermate dalla Asl: «C’è in corso una attività ispettiva per quanto riguarda l’esercizio commerciale di Salvator Rosa – spiegano dall’azienda sanitaria locale – Le indagini sono tutt’ora in corso, e il dipendente infetto si trova al Cotugno». La pandemia e i suoi fantasmi tornano a spaventare la città. «Proprio di fronte alla salumeria – racconta una delle residenti spaventate che hanno segnalato per prime la vicenda – sono morti di Covid ad aprile entrambi i coniugi che gestivano un negozio di detersivi. Vorremmo rassicurazioni dalla Asl, trattandosi di una salumeria molto frequentata. Abbiamo sentito tante volte in questi mesi i focolai nascono dagli esercizi pubblici».

«I cittadini sono spaventati – commentava prima dell’aggressione subita Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, il primo ad aver allertato tra i primi le autorità mediche – Per fortuna la Asl è intervenuta tempestivamente. Bisogna evitare la diffusione del panico in un luogo ad altissima densità abitativa come via Salvator Rosa. E allo stesso tempo bisogna garantire con la massima certezza che il virus non abbia generato un focolaio nel quartiere. Sono tanti i datori di lavoro che in questo momento affrontano problemi simili. Quello che conta è fronteggiare il virus con la massima trasparenza e con la massima celerità senza cedere né al negazionismo né alla psicosi. Locali e negozi non possono permettersi comportamenti superficiali e irresponsabili, hanno una grande responsabilità nei confronti della collettività, poiché sono luoghi pubblici, e cioè più a rischio degli altri».

Fonte Il Mattino

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