Cava de’ Tirreni. Trasgredito il divieto della Regione Campania, si continua ad incendiare sterpaglie. Cittadini esasperati

Cava de’ Tirreni. Continua la cattiva abitudine di bruciare le erbacce ed i residui dei raccolti di graminacee per ripulire i terreni, creando notevole fastidio e disagio ai residenti delle zone limitrofe. L’accensione dei falò avviene quotidianamente alle prime luci del giorno o alla sera ed il fumo e l’acre odore che ne scaturiscono rendono l’aria irrespirabile. Sono tantissimi i cavesi che hanno segnalato il problema alle autorità competenti, manifestando il proprio disappunto anche attraverso i social. Ma sembra che, finora, nulla sia cambiato.

Le sterpaglie possono essere conferite direttamente al Centro di Raccolta in via Ugo Foscolo dalle ore 14.00 alle 18.00 del mercoledì, venerdì e il sabato. Sul territorio, inoltre, vige il divieto di bruciare le sterpaglie a qualsiasi ora del giorno e della notte ed in qualsiasi luogo.

Ricordiamo che nella Regione Campania dal 1° luglio al 30 settembre è fatto divieto assoluto di bruciare sterpaglie o altri materiali connessi all’esercizio delle attività agricole nei terreni, anche se incolti, degli orti, parchi e giardini pubblici e privati, nonché la combustione di residui vegetali forestali. E’. altresì, vietato, accendere fuochi di ogni genere e svolgere attività che possano determinare l’innesco di un incendio.

 

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