Cava de’ Tirreni, deruba la compagna della carta del reddito

Cava de’ Tirreni Deruba la compagna della carta del reddito
Aveva derubato la sua compagna della carta del reddito di cittadinanza, poi anche del telefono cellulare, per evitare l’intervento della polizia. Per lui ci sarà il processo con il giudizio immediato, a due settimane dal suo arresto, così come richiesto dalla Procura di Nocera Inferiore. L’imputato, L.V., 48enne di Cava de’ Tirreni e difeso dall’avvocato Giovanni Gioia, risponde di rapina aggravata ma anche di aver violato la sorveglianza speciale. I fatti risalgono alla fine dello scorso luglio, quando dal telefono della vicina di casa, una donna allertò la polizia spiegando di essere stata prima aggredita e poi rapinata dal compagno. Stando alle accuse dell’organo inquirente, che ritiene gravemente indiziari gli elementi a carico dell’uomo, tutto ha avuto origine da un litigio tra la coppia. La donna si era accorta che sulla sua carta del reddito di cittadinanza mancavano 400 euro dal totale della mensilità erogata. Un motivo per chiedere chiarimenti al compagno, con il quale cominciò poi a litigare. Il litigio sarebbe poi sfociato in aggressione, con l’uomo che avrebbe a quel punto colpito la compagna con pugni alla testa e sul resto del corpo, utilizzando – secondo la denuncia – anche uno sgabello, per poi portare con sé la card del reddito di cittadinanza e il cellulare della donna. Questo, per evitare che la stessa chiamasse poi la polizia. A quel punto la vittima, priva del suo telefono, si era rivolta ad una donna che viveva nel suo stesso palazzo, chiedendole in prestito il cellulare, riuscendo così a chiamare la polizia. La polizia era riuscita poi a fermare l’uomo, in sella a una bicicletta, a duecento metri di distanza circa dall’abitazione della compagna. La vittima, nel frattempo, dopo aver raccontato agli agenti l’aggressione subita, era stata trasferita in ospedale per essere curata in ragione di una serie di contusioni riportate. L’imputato si trova attualmente agli arresti domiciliari. Quando fu interrogato dal gip, durante l’udienza di convalida, il 48enne aveva tuttavia spiegato di non aver mai sottratto la card del reddito alla compagna, spiegando che i soldi che mancavano erano il risultato di alcune spese quotidiane che lo stesso aveva effettuato, in accordo con la donna. Per l’autorità giudiziaria tuttavia, la denuncia fatta all’epoca dalla vittima è stata ritenuta pienamente attendibile, spingendo il pm titolare del fascicolo e dell’inchiesta a firmare una richiesta di giudizio immediato per l’uomo. Le accuse sono rapina aggravata e violazione della sorveglianza speciale, che imponeva all’imputato l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Commenti

Translate »