Campania. Lo sfogo del Cotugno sui ricoveri: colpa degli irresponsabili

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Campania. Lo sfogo del Cotugno sui ricoveri: colpa degli irresponsabili. Come scrive Ettore Mautone per Il Mattino, è sempre più omogenea la diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale italiano: nel bollettino della Protezione civile di ieri, oltre alle tradizionali Regioni del Nord, ad alta intensità di contagio, come Veneto (+60) e Lombardia (+50) figurano sempre più anche quelle del Centro Sud come il Lazio (+43), la Campania (+35) mentre la Toscana (+31), il Piemonte, la Liguria (+27), l’Emilia-Romagna (+21), la Puglia (+20) sono rientrati su numeri migliori. Solo la Valle d’Aosta è a zero casi, mentre le altre 10 regioni non ne segnano più di 1. La Campania, con 35 nuovi casi, zero decessi e solo 6 guariti conserva un indice di infettività Rt in calo ma sempre alto (1,87). Approfondendo l’analisi sui ricoveri in ospedale questi passano da 47 a 49, quelli in terapia intensiva da 1 a 2 e le persone positive in isolamento domiciliare da 519 a 545. Al Cotugno, principale hub della regione, sono invece 10 i casi in terapia sub intensiva, 2 in più del giorno prima, pazienti non intubati ma che necessitano di una ventilazione assistita ad alti flussi, su 8 posti resi disponibili in questa fase a bassa intensità epidemica occupando. In rianimazione c’è un solo paziente svezzato dal respiratore automatico e negativizzato al Virus nonostante l’età avanzata e in attesa di trasferimento in reparto. Quasi al completo anche i posti in ricovero ordinario dove su 16 sono 15 i ricoverati. «L’unità di sub intensiva è piena ma la situazione è abbastanza sotto controllo conferma all’Ansa quanto anticipato dal Mattino il direttore generale dell’Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro – ciò anche in considerazione del fatto che esistono i posti della rete ospedaliera dei Covid Center di Napoli, Salerno, Scafati che stanno lavorando molto bene. Se dovesse essere necessario lavoreremo in sinergia per accogliere i pazienti più gravi e trasferire altrove quelli in più favorevoli condizioni. Per il momento reggiamo ancora alla pressione che stiamo avendo dall’incremento dei contagi che si registra in maniera abbastanza evidente. In queste settimane è venuta fuori tutta l’irresponsabilità del non aver adottato alcuna precauzione da parte dei giovani. Divertitevi – l’appello del manager – ma pensate che questo è un anno particolare in cui qualche sacrificio si deve fare».
I NUMERI Anche in Campania i numeri dicono che l’età media di chi viene colpito da Covid-19, anche in maniera più seria, si sta abbassando e si attesta attorno ai 40 anni. I nuovi casi che si registrano sono per la maggior parte tutti d’importazione. Ancora ieri al Cotugno ricoveri di Croati residenti in Campania e tanti casi legati ai rientri dalle vacanze. «Il tema è che il giovane di ritorno dalle vacanze seppur asintomatico può generare e sta generando contagi nell’ambito dei nuclei familiari conclude Di Mauro che è anche specialista in infettivologia – quindi i ricoveri di persone in età più avanzata sono diretta emanazione di un contagio avvenuto attraverso i giovani rientrati in massa». Un quadro per cui Di Mauro esprime forte preoccupazione soprattutto in vista dell’imminente avvio dell’anno scolastico. «Stiamo vivendo – ha affermato – una situazione assolutamente comparabile a quella della fase iniziale: il virus non si è attenuato, cosa che avevamo sempre detto. Fino ad oggi in Campania a limitare la diffusione del virus è stato il distanziamento e l’uso della mascherine e ancora oggi, se ci rapportiamo ad altre regioni, ci troviamo in una condizione di maggior vantaggio e teniamo tutto sotto controllo ma – sottolinea il manager – rischiamo di perdere quanto guadagnato finora se non torniamo a osservare in maniera attenta le regole e le precauzioni».
IL BOLLETTINO Dei 35 contagi di ieri 13 sono nel casertano e gli attuali positivi salgono a 74 rispetto ai 62 due giorni fa. Dato che conferma l’inversione del trend nelle ultime settimane. Tanti i mini-focolai emersi, sebbene pochi con sintomi gravi come nella prima fase della pandemia. A Roccamonfina sono sette i contagi legati ad un ragazzo tornato dalla Grecia, alternanti i casi a San Felice a Cancello e a Teano, dove a diffondere il virus sarebbero stati due coniugi che avevano avuto contatti con parenti residenti in Lombardia. Cinque le positività emerse a Casapesenna, sei a Teverola. Diversi positivi continuano ad emergere dal focolaio di Sant’Antonio Abate mentre a Napoli sono 10 i nuovi positvi di cui 8 esiti di screening di viaggiatori tutti asintomatici che hanno segnalano con email il loro ritorno dall’estero ( Ucraina, Malta, Grecia). Un caso sintomatico con febbre è stato rilevato al pronto soccorso del San Paolo poi ricoverato al Cotugno. Un altro caso sintomatico è emerso positivo al tampone eseguito dalle Usca su richiesta del medico di famiglia. Ad Acerra dopo una settimana riaprono pronto soccorso, cardiologia e rianimazione della Clinica dei Fiori chiusi martedì scorso in seguito a un mini focolaio di Covid-19 scoppiato tra nove dipendenti e un paziente che in un primo momento era risultato negativo a ben due test seriologici, ma poi positivo al tampone. Una boccata di ossigeno per un’area priva di strutture di emergenza vista la grande affluenza giornaliera che si registra anche in questo periodo. Infine un altro caso positivo a Ercolano: un uomo di 83 anni ricoverato. È il secondo caso scoperto in due giorni.

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