Campania. Contagi, traghetti e bus superaffollati. De Luca al governo: «Voglio controlli»

Campania. Contagi, traghetti e bus superaffollati. De Luca al governo: «Voglio controlli». Gli assembramenti della domenica sera nei porti di Ischia e Capri, gli assalti ai mezzi e la mancanza dei necessari distanziamenti a bordo preoccupano il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Ogni fine settimana un bollettino di guerra che preoccupa sempre di più. Cosa fare? De Luca mantiene in vigore la sua ordinanza che impone distanziamenti di almeno o un metro su traghetti e aliscafi, ma contemporaneamente, scrive una lettera al ministro della Salute Speranza visto che proprio l’intervento del ministro ha cambiato le disposizioni per quanto attiene i treni. De Luca, insomma, vuole sapere cosa ne pensa il governo e non a caso la lettera è indirizzata anche al Presidente del Consiglio Conte. De Luca vuole, soprattutto, chiarimenti prioritari sulle deroghe dell’ultima ordinanza e sul parere del Comitato tecnico scientifico. E li ha chiesti ad horas visto che ci avviamo ad un nuovo fine settimana infuocato.

LA RICHIESTA La lettera del governatore è stata inviata anche al ministro dell’Interno invitato a predisporre un piano di controllo sui traghetti e sui bus per garantire il rispetto dell’ordinanza regionale e dell’obbligatorietà dell’uso delle mascherine a bordo, indispensabile per rendere efficace la tutela sanitaria dei viaggiatori e del personale. I fatti accaduti nelle ultime settimane dimostrano che è necessario un maggiore coinvolgimento di tutte le Forze dell’Ordine. Lo stesso ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania, ha più volte ribadito che da soli gli uomini delle Capitaneria di Porto non possono reggere un urto massiccio di viaggiatori che si spostano via mare nei fine settimana. E proprio ieri, alla luce degli ultimi avvenimenti raccontati da Il Mattino, si è tenuta una riunione per mettere a punto una nuova scaletta oraria delle partenze per evitare accavallamenti insopportabili per gli spazi a disposizione sulle banchine dei porti. Insomma il flusso di rientro domenicale dei turisti da Ischia e da Capri verso la terraferma ha determinato la necessità di modificare gli orari domenicali di arrivi e partenze di aliscafi e traghetti. Dal vertice che si è svolto su richiesta della Prefettura in Regione e al quale hanno partecipato anche la direzione marittima e forze dell’ordine, è emersa chiara la necessità di una la riorganizzazione della tabella oraria regionale per gli arrivi e le partenze, limitatamente alla fascia più critica del controesodo domenicale (dalle 18 alle 21). Nello specifico, per ora, si è intervenuto su Ischia con lo spostamento di una corsa Medmar per Pozzuoli dal porto di Ischia a quello di Casamicciola e con uno scaglionamento orario che tende a evitare partenze in contemporanea di più unità. Obiettivo, evitare l’assembramento di migliaia di persone in attesa degli imbarchi. Non bisogna dimenticare che proprio il comandante della Capitaneria di Porto di Ischia, Andrea Meloni, ha evidenziato un flusso di tremila persona la domenica sera in occasione di quattro partenze in una ristretta fascia oraria. C’è poi tutto il capitolo che riguarda la necessità di scaglionare al massimo le partenze ed evitare file alle biglietterie. Su questo fronte è emerso che l’obbligo di comprare simultaneamente all’andata anche il biglietto di ritorno potrebbe facilitare in qualche modo gli anticipi di partenza anche nel primo pomeriggio. Infine c’è il problema del mancato rispetto in navigazione delle disposizioni sul distanziamento e sull’uso dei dispositivi di protezione. Su questo l’ammiraglio Vella ha più volte ribadito che in base al codice della navigazione il comandante, o un suo delegato, posso identificare e segnalare alla Guardia Costiera le persone che di rifiutano di rispettare le disposizioni in vigore.

Fonte Il Mattino

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