Calcio. Gianluca De Angelis da giocatore ad allenatore del Sant’Agnello FC

Da giocatore alla guida della panchina della squadra: a distanza di qualche mese Gianluca De Angelis continuerà ad essere un tesserato del Sant’Agnello FC ma con un ruolo diverso. E’ questa la decisione che, in accordo con la società santanellese, lo stabiese classe 81′ ha preso per la prossima stagione. Una sfida con se stesso in primis ed il desiderio di fare bene in questa sua prima esperienza da allenatore, puntando sui giovani della penisola e portandoli nel campo dell’Eccellenza che risulta essere una buona vetrina per mettersi in mostra. Di idee chiare sui moduli non si può ancora parlare perché, come lui stesso dice : ” il modulo lo fanno i calciatori. In base alla rosa e alle caratteristiche dei calciatori sceglieremo la veste tattica più giusta, un allenatore credo debba mettersi a disposizione della squadra, cercando di far rendere al massimo i suoi calciatori”. Un modello da seguire però esiste: “Mi sono trovato benissimo da calciatore con Massimo Rastelli, poi ho apprezzato molto Vincenzo Maiuri. Se devo farti un nome che mi ha impressionato in questi anni ti dico De Zerbi, fin da Foggia in C, poi ha dimostrato il suo valore anche nelle esperienze successive. A tal proposito ricordo un aneddoto, quando giocavo nella Casertana affrontammo il Foggia, noi eravamo già nei playoff e si lottava per la prima posizione. A fine gara gli feci i complimenti, per me già lì era fortissimo e praticava un gioco bellissimo fatto di tanta intensità, cura dei dettagli e tattica. Credo che rappresenti il futuro, con le sue idee lo ha già dimostrato col Sassuolo”. Un punto interrogativo continua ad essere il protocollo FIGC che cambia repentinamente e, con molta probabilità, cambierà ancora in base all’evolversi della situazione Covid19. “Nei dilettanti e nelle scuole calcio è difficile mantenere certi protocolli, servirebbero sforzi economici importanti e non so quanti possono sostenerli. Quest’anno i fondi e gli sponsor saranno ancora meno, inutile girarci intorno, gli imprenditori hanno avuto quasi tutti un calo del fatturato delle proprie aziende e questo si ripercuote anche sul calcio. Prima di ripartire col calcio di base e col movimento dilettantistico bisogna essere sicuri al 110% ed evitare rischi inutili, una nuova crisi sanitaria per lo sport sarebbe un disastro, ogni famiglia ha almeno uno sportivo e quindi non si può commettere alcuna leggerezza”. Una modifica, secondo il neo allenatore, andrebbe fatta sulla novità dei tre dironi di Eccellenza Campania nella prossima stagione:Onestamente non mi piace questa scelta, non sono d’accordo sui tre gironi da 14 squadre, inoltre ho forti dubbi in merito alle iscrizioni di molte squadre alla luce dell’evidente crisi economica. Gironi con un numero così ridotto di squadre abbassano il livello rispetto agli ultimi anni, mi auguro che questo format possa essere modificato. Tanti presidenti e allenatori la pensano come me, in queste situazioni d’emergenza non è possibile accontentare tutti e servono anche decisioni drastiche e impopolari per il bene di tutti”.

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