Calcio. Conferenza stampa Napoli. Parlano De Laurentiis, Gattuso, Giuntoli

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e Rino Gattuso, allenatore da dicembre della squadra, presiedono alla prima conferenza stampa di questa nuova stagione.

I due sono accompagnati anche dal presidente della Regione Abruzzo e dal Sindaco di Castel Di Sangro; c’è anche il ds azzurro del Napoli, Cristiano Giuntoli, e Edoardo De Laurentiis. A seguire la conferenza stampa dove De Laurentiis, Gattuso, Giuntoli e gli altri presenti presentano il ritiro e parlano anche di calciomercato. Ospite speciale della conferenza, la Coppa Italia.

Inizia il sindaco Caruso:

Il padrone di casa è il Napoli direi. Ho detto già in un’altra occasione che il sogno è di rilanciare il territorio ed ora è la realtà. Siamo frastornati dall’impegno e dalla portata dell’evento, ma soprattutto dall’affetto dei tifosi e di tutti quelli presenti. Saluto Gattuso, che è tornato qui in Abruzzo. Ringrazio la Regione Abruzzo e tutti coloro che hanno fatto squadra su questa scelta difficile che darà bei risultati. Il Napoli entra in una sede privilegiata per i ritiri calcistici che non è più surclassata da altre sedi e può essere considerata alla pari. Io stesso, talvolta, definisco questo l’Abruzzo campano.

Prosegue il presidente dell’Abruzzo Marsilio:

Ringrazio Napoli ed i suoi tifosi che stanno accorrendo in gran numero nel nostro territorio. Li accogliamo a bracce aperte in sicurezza nonostante il Covid, stiamo vivendo una stagione eccezionale nonostante le difficoltà. Oggi sta scoprendo il territorio anche il Napoli, stiamo dimostrando che l’Abruzzo è alla pari e che può ospitare squadre di livello internazionale come il Napoli. Questo apre una finestra enorme per la promozione e per la crescita del territorio. Ho accolto subito con entusiasmo la richiesta di De Laurentiis di poter ospitare il Napoli. C’è stata un’adesione importante da parte di tutti, la bellezza e l’importanza dell’appuntamento si commenta da sola. Siamo qui cercando di rappresentare l’Abruzzo accogliente. Io sono pronto a scommettere che il Napoli calcio in toto si stanno trovando e si troveranno così bene che questi 12 anni saranno confermati a breve. Grazie al Napoli per essere qui e per le emozioni che ci regalate e da noi troverete sempre la massima collaborazione.

Parla Gattuso del suo passato e poi parola a Giuntoli, Edoardo De Laurentiis ed Aurelio De Laurentiis

Gattuso: “Sono rimasto sorpreso perché, siamo arrivati ieri, per strutture e persone che ci sono, è tanta roba. Facile fare calcio così e ringrazio per come l’ambiente ci ha accolto.

Giuntoli: “Grande ringraziamento all’Abruzzo per come ci hanno accolto, un grazie a tutte le persone che ci hanno lavorato. Ospitare il Napoli non è mai così semplice ed abbiamo trovato strutture di grandissimo livello e collaborazione e speriamo che sia così nei prossimi anni.

Edo De Laurentiis: “Contento di essere qui in questa regione fantastica e anche dell’affluenza dei tifosi nello stadio, ci mancava il loro tifo. Devo fare i complimenti per l’organizzazione della Regione e della struttura, con così poco tempo a disposizione. Sono contento di vedere tutte queste persone all’opera per salvaguardare i giocatori e che aiutano i tifosi a venire in sicurezza.

Aurelio De Laurentiis: “Avete mantenuto le promesse in poco tempo e questo dimostra che ci può essere amicizia tra di noi e tra l’Abruzzo ed il Napoli. Avete dimostrato di essere capaci di fare qui quello che non sono riusciti a fare altrove. Ringrazio per il fatto che avete permesso l’ingresso ai tifosi, anche se in presenza limitata; io non voglio esagerare però mi auguro che si arrivi almeno a raddoppiare il numero di tifosi nello stadio. Vi faccio i complimenti per l’organizzazione con così poco tempo a disposizione.

Si passa alle domande per Gattuso, De Laurentiis, Giuntoli

  • Gattuso

Per me la responsabilità come allenatore del Napoli rimane uguale. Dobbiamo lavorare per migliorare il 7° posto di quest’anno, non ho paura di nulla ed in questo momento è importante che io dia qualcosa alla squadra. Dobbiamo stare a testa bassa e pedalare. Si può dire che dall’attacco in su siete pià forti? Vi siete dimenticati di Rrahmani, ma io sono soddisfatto della squadra che alleno. Alleno giocatori che fanno parte tra i giovani più forti d’Europa. Normale che il club quest’anno ha perso tanto e non siamo entrati in Champion’s League ed è normale che io devo sentire quello che dice la società. Alleno, che è quello che so fare meglio, poi se partirà qualcuno vedremo. Quando andrà via qualcuno vedremo. Abbiamo speso tanto, per 45 giorni s’è fatto un altro sport, ogni 3 giorni, si faceva fatica a preparare ogni partita in sala video, dovremo essere bravi a fare meno danni possibili, non perdere giocatori e stare attenti. La differenza la farà chi farà meno danni, chi perderà meno giocatori. Fra 4 o 5 giorni partiranno i nazionali ed abbiamo solo 10 giorni per preparare la prima partita; tutto diverso da organizzare ed è qualcosa di nuovo, ci dobbiamo far trovare pronti. Osimhen penso sia un giocatore che ci può far giocare in modo diverso, abbiamo la possibilità di giocare meno dal basso e subito andare a giocare 3 contro 3 o 2 contro 2. Ci dà sicuramente soluzioni diverse e ha una grande forza fisica, ci darà sicuramente una mano. Io non ho solo due campioni, Lozano può fare molto di più rispetto ai primi sei mesi. Abbiamo in mente qualcosa, io e il mio staff, ma bisogna vedere bene. La coperta deve essere ben tirata e coprire bene il letto. Col carattere solo si vincono poche partite, bisogna essere forti, completi. Voi parlate sempre di mercato, ma un giocatore deve crederci, restare solo se è al 100% con cuore e testa, noi non pettiniamo le bambole, lavoriamo tanto e ci vuole senso di appartenenza. Se non c’è più voglia non si può dare nulla, voglio gente motivata per alzare l’asticella. Io mi sono arrabbiato molto in quelle 12 partite perché era in quel momento che si doveva migliorare. Con il Barcellona per me si è buttata una partita, abbiamo sbagliato di mentalità ed abbiamo perso un sacco di palloni. Mi aspetto tanto dai giocatori, non mi aspetto nulla da meno, forse di sbroccare di meno. In questo momento devo lavorare veramente tanto; il fatto di voler cambiare qualcosa allora c’è bisogno di lavorare tanto. Si deve lavorare sulla lucidità. L’obiettivo del Napoli? Sappiamo che è difficile ma è quello che ha raggiunto negli ultimi 10 anni: l’Europa che conta. Bisogna puntare alla Champion’s League, è la casa del Napoli, serve per migliorare il curriculum. Migliorare e lavorare sulla testa e sulle nostre prestazioni, ma sicuramente l’obiettivo è di arrivare tra le prime 4.

  • De Laurentiis

Per quanto riguarda il cambio di tipologia di campionato, è un problema che riguarda la Federcalcio, ma non bisogna accogliere le novità come se fossero un male. Spesso le novità aggiustano il tiro che si pensava giusta. Il Campionato è una forma talmente vecchia e superata che ben vengano le novità. Cosa mi aspetto dall’anno prossimo? Dipende da quanto lasciano lavorare questo visionario e Gattuso, per poi tenere gli stadi chiusi e giocare ogni 3 giorni che è una follia. Dobbiamo lavorare tutti per Ceferin? O lui per noi? Il calcio europeo deve sfasciare tutto per rispettare le sue date europee? Io credo che, quello che non ha capito Ceferin, è che ci vuole grande rispetto per i tifosi. Senza tifosi non organizzarebbe proprio nulla. Quello che è la priorità è il campionato nazionale della Lega, tutto il resto viene dopo. C’è un dato di fatto, se tiriamo una linea e sommiamo gli acquisti dello scorso ritiro, quelli di febbraio e quelli di questa stagione abbiamo investito tantissimo. In questo momento ci sono 35 giocatori sul campo che Rino sta allenando e manca Petagna per i motivi che si sono. Di solito la rosa è di 24-25 giocatori, significa che ci sono ben 10-11 giocatori in esubero; Rino sta esaminando anche chi è rientrato e lui valuterà chi può essere impiegato e chi è meglio che vada altrove. Poi dipende da come andrà questo mercato. Una cosa è certa, non faremo una campagna di saldi. Mi sembra di avere in giro per l’aria una sorta di avvoltoi, pare che quasi che stanno aspettando per colpire in picchiata. Si sbeccheranno e non otterranno ai prezzi che vogliono loro. Mercato del Napoli quale sarà? Un mercato di attesa. Poi io la vedo in altro modo, sono molto adirato con i miei colleghi che sono riuscito ad ottenere solo una settimana in più per ricominciare. Come ci muoveremo da regione a regione? Ripartiranno certi focolai? Secondo me non ci ha capito nessuno; non ci ha capito il CTS, non ci hanno capito gli scienziati. L’America è in condizioni disperate. Quando un Governo non riesce a dire quello che deve dire, con la Costa Smeralda che è diventato il più grosso focolaio, roba da folli. Se lo chiedessi a voi se avete fatto il tampone ci sarebbero” tante risposte diverse. Vediamo un po’ che idee hanno perché non possiamo andare sempre noi al sacrificio. Il calcio è un’industria o è un gioco? Per me non è un’industria. La partita a 3 fatta con il Castel Di Sangro e L’Aquila sia un segno di grande considerazione per il territorio e di grande apertura verso il territorio, come l’amichevole contro il Teramo. Se Koulibaly giocherà al Napoli? La domanda dovrebbe farla a Manchester United, City, PSG o chi può permettersi certe cifre. Punto di non ritorno sui debiti? Sì, perciò aspetto Gravina che è l’unico che ha parlato del cambio di format, ci spiegherà come intende cambiarli per renderli più appetibili ai tifosi di campo e quelli virtuali, in tv ci sono alcune partite che non vede nessuno e già lo sappiamo. Il 28 leggeremo, si sono aggiunti altri 2 fondi e faranno una proposta unica, poi altri si sono affacciati all’orizzonte, sempre fondi, che non vogliono la media company della Lega, ma assistere anche il calcio Napoli ottenendo un x dall’utile oltre un certo fatturato, poi i soliti Infront ed altri che sono sostenuti da alcuni, la mia visione era di modernizzare tutto e fare una governance professionale togliendo all’assemblea di Lega di ribaltre tutto ogni volta, stabilendo il programma dei prossimi 6 anni ed erano venuti fuori 15mld e mezzo. Molti furbastri giocano sulla divisione tra le proprietà hanno giocato male, se ne sono approfittati. A noi manca almeno 1mld di divisione diritti tv in più a quanto prendiamo

Vi dò un’altra notizia, oggi abbiamo finalmente rinnovato Zielinski. Cosa mi aspetto dal mondo arbitrale? Vedi, che anche se sbagliano gli danno da arbitrare la finale di Champion’s League. La risposta ce l’ha da solo.

  • Giuntoli

Quando ci sarà qualcosa? Il mercato non è ancora partito, si fanno tanti discorsi, ma non ci sono presupposti per chiudere, tutti si leccano le ferite delle perdite e si fanno delle previsioni sulle perdite future. Il mercato è in stallo, speriamo da settembre di fare sul serio. Callejon è stato unico nel suo genere, tutta la fascia, dava equilibrio, in una squadra diversa, secondo me Rino sa utilizzare altri, come Politano, Lozano, io non sarei così alla caccia sul mercato, a volte ce ne abbiamo di bravi in casa che non hanno dimostrato per intero il loro valore. Noi crediamo nella forza della squadra e nel lavoro di Rino. Forse può coprire meno di Callejon un suo sostituto, ma può attaccare di più e troveremo altri equilibri. In questi 2 anni abbiamo cambiato tanto dalla storica squadra di Sarri, che era sempre quella, dopo un punto di arrivo basso abbiamo preso l’allenatore con più carattere di tutti ed il mio augurio non è di un acquisto o un altro… noi abbiamo fatto 40 punti in un girone, tanti squadre non li fanno da anni, poi costruiamo sulle motivazioni un altro ciclo importante.

 

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