Agerola. Parco Corona, assalto agli incivili: picnic della vergogna nei boschi

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Agerola. Parco Corona, assalto agli incivili: picnic della vergogna nei boschi. Il verde del Parco Corona trasformato in ricettacolo di rifiuti di ogni genere.

Passata la sbornia di Ferragosto, nell’incantevole scenario del Belvedere (meta negli anni passati anche di varie iniziative e spettacoli inseriti nel Festival sul Sentiero degli Dei) sono rimasti i resti di picnic e banchetti vari. Eccolo, il “senso civico” di alcuni frequentatori del parco nei giorni di Ferragosto: residui di una bevuta serale, lasciati in bella vista su uno dei tavolini da picnic dell’area verde. I rifiuti sono stati abbandonati nell’ambiente: bicchieri di plastica, sacchetti, lattine di bibite, bottiglie di vino.

Uno spettacolo desolante e indecoroso che, ancora una volta, chiama il disinteresse per il bene collettivo di tanta parte di popolazione. Anche se, in questo caso, a finire nel mirino sono i cosiddetti “forestieri”, ovvero i tanti turisti che, tra sabato e domenica, hanno affollato l’area del Parco Corona alla ricerca di qualche ora di relax e di aria fresca. In effetti, nel giorno di Ferragosto (soprattutto all’ora di pranzo) era quasi impossibile passeggiare nel verde di una delle più importanti ricchezze naturalistiche agerolesi, che conduce al Belvedere, con vedute mozzafiato tra mare e monti. Le scene indecorose sono state riprese da alcuni cittadini agerolesi, prima dell’intervento degli operatori ecologici, con video pubblicati sui vari social che sono diventati subito virali. “Agerola è un paesino ospitale – afferma Francesco sui social, l’autore del video denuncia – tra l’altro covid free e meta di tante famiglie e comitive che sfuggono dal caldo afoso delle città, organizzando allegri picnic. Questo è il ringraziamento che ci danno, lasciandoci questo bel ricordo. Non potete rovinare la nostra terra così”. Un video che ha ricevuto molti consensi tra gli agerolesi, mostratisi d’accordo con l’appello lanciato dall’autore del video. “Agerola è ormai tornato indietro di 30 anni sull’aspetto turistico – afferma un residente – e questo è il risultato. Gli agerolesi sono rispettosi del loro territorio, il problema sono i nuovi ‘turisti’ che il nostro paese ospita, invece dei turisti internazionali a cui eravamo ormai abituati e che quest’anno la pandemia non ci ha fatto vedere”. Alla luce di quanto accaduto, i cittadini agerolesi chiedono maggiori controlli da parte dei vigili e delle forze dell’ordine, per evitare che in futuro il Parco Corona diventi di nuovo ostaggio di persone incivili e, quindi, ricettacolo di rifiuti di ogni tipo.

Fonte Metropolis

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