Agerola. Il Festival degli Dei supera anche il Covid. Il post di Luca Mascolo

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E anche per quest’anno ce l’abbiamo fatta. Tanti andrebbero ringraziati, senza un lavoro di squadra non si porterebbe avanti una mole di lavoro così grande.
Dietro ad un Festival, a 30 giorni di programmazione, ci sono ruoli e responsabilità, ansie e frustrazioni, gioie ed entusiasmo. E c’è la gratificazione di raccontare un pezzo di terra, #Agerola, in maniera positiva e propositiva. Decantare la nostra terra con note, musica e letteratura è il miglior veicolo di promozione per un luogo che, sebbene stia vivendo – come del resto ogni paese del mondo – un profondo senso di incertezza e smarrimento, non molla, non demorde. Ma vuole cogliere ogni spiraglio di bellezza per riprendersi il proprio posto nel mondo.
È andata così. Il nostro ritorno alla normalità è coinciso con il rispetto tassativo delle misure di sicurezza. È stato un azzardo, sarebbe stato più semplice prenderci un motivato anno sabbatico. Ma si sa, la soluzione semplice non ci ha mai appassionato. E allora abbiamo rilanciato, puntando forse all’edizione più bella di sempre. Ciò che è certo è che in giro per l’Italia non ci sono state programmazioni simili, con questa continuità e questa qualità. La proposta artistica, aldilà dei gusti soggettivi, ha fatto parlare di Agerola. Bene e sempre.
La visione sarà sempre questa. Agerola, il brand Sui Sentieri degli Dei, la sicurezza dei luoghi, la bellezza dei paesaggi, il gusto unico dei prodotti. Se continuiamo a centrare questi obiettivi, a vincere non sarà mai il singolo. Ma tutti noi!
L'immagine può contenere: 1 persona, sul palco, il seguente testo "AGEROLA >30 DATE 20 CONCERTI 2 LOCATION 200 ARTISTI TONESELLX GAZZE TOSCA RUGGERI FINARDI 8000 PERSONE #SUISENTIER/DEGLIDEI"

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