Turismo,valido anche in spiaggia,parte alla grande il Bonus vacanze.

Nei primi tre giorni di Luglio oltre 250mila quelli erogati. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che è valido anche per i pacchetti-spiaggia. Nei primi tre giorni del mese , “è stato utilizzato da circa 225mila famiglie, per un controvalore di 100 milioni di euro, e 1.500 nuclei lo hanno già speso.

 Con la crisi del turismo, dovuta all’emergenza sanitaria da Covid 19, tra i tanti provvedimenti varati dal Governo, figura il bonus vacanze.  Partito dal primo luglio, su iniziativa  del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, lo scopo è quello di  sostenere il settore turistico italiano e le famiglie con Isee entro i 40mila euro. Il provvedimento, secondo i primi dati, sembrerebbe  essere stato accolto con entusiasmo da tanti italiani, che nonostante il critico momento, si apprestano tuttavia ad andare in vacanza. Infatti nei primi tre giorni di luglio sono stati oltre 250mila i bonus vacanze erogati ed  è stato utilizzato da circa 225mila famiglie, per un controvalore di 100 milioni di euro, e 1.500 nuclei lo hanno già speso. L’incentivo, valevole per soggiorni di cui almeno un giorno ricada nel 2020, quindi anche per capodanno, può essere usato per chi prenota e paga tramite agenzia di viaggio e tour operator. Spetta per un unico soggiorno in Italia, fruito nel periodo che va dal primo luglio al 31 dicembre 2020 e deve essere utilizzato in relazione al pagamento effettuato a favore della struttura turistica fornitrice del servizio.

Nel frattempo una circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni dettagli, ad esempio che è valido anche per i pacchetti-spiaggia. In quanto nel conto potrà essere inserito anche il costo dei servizi in spiaggia come l’ombrellone e i lettini.  Infatti,nella circolare, si legge che il bonus vacanze può includere anche i costi di servizi accessori, come quelli balneari, a patto che siano in un “pacchetto” e indicati nella fattura emessa dall’unico fornitore scelto per trascorrere le vacanze. Il bonus può essere utilizzato anche presso un’impresa turistico ricettiva che gestisca alberghi, oppure alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni (come ad esempio resort, ostelli della gioventù, colonie marine, rifugi di montagna, bungalow per vacanze, bed&breakfast.

Per individuare le strutture presso le quali è possibile utilizzare il bonus, spiega il documento, bisogna fare riferimento ai soggetti che, indipendentemente dalla natura giuridica o dal regime fiscale adottato, svolgono effettivamente le attività previste dalla norma e cioè “imprese turistico ricettive”, “agriturismi” e “bed and breakfast”. Queste strutture, che esercitano le attività ricomprese nella sezione 55 dell’elenco dei codici Ateco, a titolo indicativo sono: alberghi, resort, motel, aparthotel (hotel&residence), pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze (inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande).  E ancora: villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna (inclusi quelli con attività mista di fornitura di alloggio e somministrazione di pasti e bevande), colonie marine e montane, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, alloggio connesso alle aziende agricole, chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze, cottage senza servizi di pulizia.

La circolare inoltre chiarisce che sono inclusi i soggetti che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica stagionale, ma non sono inclusi quelli che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica non esercitata abitualmente . Il documento, inoltre, specifica che il Credito d’imposta Vacanze non può essere utilizzato sulle prestazioni rese da più fornitori, ad eccezione, come già evidenziato, di quelle per servizi accessori come per esempio i servizi balneari indicati nella stessa fattura dall’unico fornitore. Ovvero: nel caso di un soggiorno presso una struttura alberghiera con fattura emessa da un primo fornitore, è possibile includere ai fini del Credito d’imposta Vacanze i costi per la fruizione dei servizi balneari da parte di un secondo fornitore se gli stessi sono indicati nell’unica fattura emessa dal primo fornitore.

Infine per richiedere il bonus bisogna installare IO, l’app dei servizi pubblici resa disponibile da PagoPA S.p.A, accedere con l’identità digitale Spid o la Carta d’Identità Elettronica. Verificati i requisiti Isee (40mila euro), in caso positivo si otterrà un codice univoco (e relativo QR-code) che potranno essere utilizzati per la fruizione del bonus. – 06 luglio 2020 – salvatorecaccaviello

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