Turismo a Sorrento, Gino Acampora fa chiarezza sulla condotta dei Tour Operators.

In un commento su Facebook, il noto imprenditore spazza via ogni dubbio circa l’azione, all’apparenza contraria, da parte dei grandi T.O. britannici di boicottare l’Italia e quindi Sorrento in questa prima fase post-covid. Mentre in una analisi dettagliata affronta le varie problematiche che avrebbero al momento scoraggiato il mercato anglosassone a preferire il nostro Paese come luogo di vacanza. Il susseguirsi di decreti, le successive diverse modalità tra le regioni circa l’accesso ai turisti in Italia ed altre complicazioni  non hanno contribuito a dare l’impressione che si avesse  risolto il problema dell’emergenza sanitaria e quindi offrire una immagine di  un Paese dove trascorrere una vacanza in tranquillità. I vari decreti  del Governo ed i provvedimenti varati in ordine sparso da  governatori non hanno aiutato, anzi hanno creato ulteriore confusione.In questo periodo  il turista sceglie il paese che possa offrire maggiore tranquillità e garanzia sanitaria. Di conseguenza, per quanto riguarda la Campania e Sorrento in particolare, sebbene la destinazione Napoli continua ad essere molto produttiva per i più importanti Tour Operator del Regno Unito e quindi conveniente a farla ripartire nell’immediato, un tale stato di cose ha contribuito a produrre una offerta molto debole che si spera aumenti nei prossimi mesi. Inoltre bisogna precisare che per quanto riguarda Sorrento, negli ultimi anni, il mercato statunitense, che si dimostra essere sempre molto redditizio, ha superato per numero di presenze quello inglese che continua a rimanere stabile.

Mentre numeri importanti si registrano provenire dall’Australia, Canada, dove ultimamente si continua ad investire così come sul mercato sudamericano. Non bisogna tuttavia dimenticare che l’emergenza corona virus ha coinvolto il mondo intero. In Italia, secondo quanto dichiarato da Acampora, ci siamo trovati a far gestire questa emergenza ad Governo debole, pieno di problematiche e lotte interne ed anche con ministri con poca esperienza e forse anche scarse capacità.

Per quanto ci riguarda non bisognerebbe tuttavia dimenticare che proprio l’eccezionalità del fenomeno ha visto il nostro paese, il primo in occidente, ad essere coinvolto. Quindi una vera e propria testa di ponte contro quella che poi si è rivelata essere una pandemia. Quindi senz’altro un esempio per gli altri paesi in seguito coinvolti. Pertanto, nonostante le sempre più evidenti complicazioni nel governare, difficilmente un esecutivo diverso avrebbe prodotto risultati migliori, anche nel tamponare le conseguenti difficoltà economiche. Tuttavia,la necessità imminente di un Ministero  che  con competenza  rappresenti l’intero comparto, diventa sempre più di vitale importanza per un paese come l’Italia.  Mentre evidenti ed inspiegabili sono state le difficoltà, da parte di note associazioni di categoria, soprattutto a livello locale, nel trovare eventuali soluzioni e farsi sentire concretamente sui tavoli che contano. (s.c)

Di seguito il commento di Gino Acampora

“Una premessa importante: la Penisola Sorrentina ha bisogno sia dei tour operator classici che, in tanti casi, rischiano moltissimo, investendo in voli charter su Napoli ed anche degli operatori on line, ormai i posti letto sono talmente tanti, lo vediamo e lo soffriamo di più in questo periodo. – Vorrei poi partire da lontano e far capire gli assurdi del nostro complicato Paese (intendo l’Italia) : la follia è non avere un Ministero del Turismo con portafoglio, per un settore che tra diretto ed indotto produce ben oltre il 15% del ns Pil. – Tantissime funzioni sono, purtroppo, delegate alle varie regioni e qui inizia un altro assurdo: come abbiamo visto durante questa crisi, ognuno delibera a modo suo e questo è la prima risposta perché i più importanti Tour Operator hanno scelto prima altri Paesi e poi l’Italia.

Io ho il ruolo di Head of Italy per la Tui, ruolo che conserverò fino al 30 settembre, poi per mia scelta, lascerò per avere più tempo da dedicare alle mie aziende. Ho vissuto direttamente e personalmente le tante problematiche relative al Covid19, quasi quotidianamente sono stato impegnato in conference call con i vari uffici Tui e posso garantirvi di aver fatto l’impossibile per far ripartire la Campania e l’Italia il prima possibile.

Ebbene, quando eravamo pronti per ripartire, verso fine giugno, mi arriva una email e poi una telefonata dal responsabile Tui Germania, e mi chiede di intervenire e cercare di fare chiarezza perché ogni regione italiana aveva deliberato modalità diverse di accesso ai turisti in Italia e loro non ci stavano capendo più niente. Sono stato costretto a chiamare personalmente il Direttore Generale dell’Enit per chiedere il suo intervento ed avere un comunicato ufficiale, che è arrivato ma confermando che la Sardegna aveva delle modalità, la Sicilia altre, la Calabria ancora altre – moduli da compilare solo in lingua italiana quindi impossibile per gli stranieri – la Puglia ancora altre modalità, follia ! Stesso problema per il distanziamento sociale sui bus, chi lo aveva tolto, chi lo aveva conservato, chi la aveva tolto e poi rimesso, sugli aerei era stato risolto ma restava quello sui bus in molte regioni quando arrivavano in Italia.

La Tui ha una struttura di proprietà in Puglia, Il Robinson a Marina d’ Ugento, altre due in gestione, una in Calabria Magic Life a Pizzo Calabro, ben 630 camere, ed un’altra in Sardegna il Baia di Conte ad Alghero, ha una propria agenzia di proprietà con sedi a Sorrento, Ischia, Roma, Alghero, Alberobello, Lago di Garda, Venezia, Sicilia, quindi ha interessi diretti in Italia.

L’ Italia è stato il primo paese coinvolto dal virus dopo la Cina, e l’ impatto sui media (televisioni e giornali di tutto il mondo) è stato devastante e dobbiamo essere realisti : l’ Italia non ha mai dato l’ impressione all’ estero di un paese che aveva risolto il problema virus e dato un messaggio di sicurezza sanitaria, poi i mille decreti sia del Governo e poi dei vari Governatori non hanno aiutato, anzi hanno creato ulteriore confusione, il turista sceglie il paese che possa offrire maggiore tranquillità e garanzia sanitaria ! Quindi per dire che la colpa non è degli operatori, la colpa è probabilmente per i tanti assurdi che viviamo quotidianamente in Italia.

Per il mercato UK è un discorso a parte, un mercato già in sofferenza causa Brexit, poi bloccato dalle norme del loro Governo, che sconsigliavano i viaggi all’ estero oltre all’ obbligo della quarantena al loro rientro in patria. Se tutti i più importanti Tour Operator del Regno Unito – non solo la Tui – hanno scelto di rimandare l’ inizio su Napoli a fine agosto – anche la stessa British Airways dovrebbe iniziare i voli a fine agosto – qualche motivo ci sarà, non sono pazzi, la destinazione Napoli per loro è redditiva, avrebbero avuto interesse e convenienza a farla ripartire prima, la risposta è nel classico dell’ economia : rapporto tra domanda ed offerta, purtroppo la domanda è molto debole in questo momento, probabilmente per i motivi espressi sopra. Speriamo si riprenda nelle prossime settimane, se ci sarà richiesta gli operatori non ci penseranno due volte per aumentare i voli su Napoli. – La Tui Uk ha lasciato solo Napoli in vita per questa stagione, ha cancellato completamente Lago di Garda, Sicilia, Sardegna e Calabria ed è in parte una piccola consolazione per la nostra zona. Comunque, oltre l’ Italia, ci sono altri paesi nei quali non sono ancora ripartiti, tipo Portogallo, Croazia, quindi non siamo i soli.

Vorrei far riflettere su un altro punto e sfatare un mito : sia nel 2018 che nel 2019, il mercato principale per Sorrento per arrivi non è stato quello inglese ma quello Usa ed altri mercati nuovi sono presenti con numeri importanti, come quello australiano, canadese, brasiliano, argentino, quindi non è vero che non si è investito in nuovi mercati. Il mercato Uk è ancora n. 1 per presenze ma è in calo negli ultimi due anni, quest’ anno, a parte gli inglesi, mancano particolarmente gli americani che hanno anche una capacità di spesa maggiore rispetto a tutti gli altri mercati, sia per gli alberghi ma anche per ristoranti, negozi ed indotto in generale.

Diciamo anche che Covid19 è stato un fenomeno eccezionale, inaspettato, senza precedenti, che ha coinvolto tutto il mondo, non solo l’ Italia, ci siamo trovati a far gestire questa emergenza ad Governo debole, pieno di problematiche e lotte interne ed anche con ministri con poca esperienza e forse anche scarse capacità. Se qualcuno ha bisogno di chiarimenti e/o maggiori informazioni, mi può contattare in privato, sono a completa disposizione in qualsiasi momento. – Chiedo scusa se sono stato un po’ lungo, ma ho ritenuto opportuno fare chiarezza e dare risposte su punti che molti probabilmente ignoravano o sottovalutavano.” – 22 luglio 2020

Fonte: Facebook

 

 

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