Seduta del Consiglio di Indirizzo di Fondazione Ravello. Le riflessioni di Nicola Amato: “Consigliere per un giorno”

CONSIGLIERE PER UN GIORNO
Il 30 giugno ho partecipato alla seduta del Consiglio di Indirizzo di Fondazione Ravello.
Un’assise durata circa due ore ove i rappresentanti della Regione Campania, Provincia di Salerno e Comune di Ravello si sono spesi dimostrando che, al di là degli argomenti posti sul tavolo, ogni confronto deve essere rispettoso del ruolo e delle istituzioni che si rappresentano.
Il risultato è stato una riscrittura dello Statuto, visto, rivisto, corretto e condiviso da tutti, ove ha prevalso la sovranità e il RISPETTO degli enti e non l’egoismo tra gli enti. L’apertura della Regione ai cd desiderata del Comune di Ravello, che ha voluto chiudere col passato, è stata pressoché totale.
E’ stata come musica per le mie orecchie ascoltare l’intervento della dott.ssa Bove quando ha parlato di concertazione, condivisione, delle forme di partecipazione e di rispetto avuto e immaginate per il Comune di Ravello (agli atti) e di quanto, fino ad oggi, la Regione e Fondazione hanno concesso al Sindaco e alla città di Ravello, cosa inimmaginabile fino a pochi mesi or sono.
Nessun diktat.
Io stesso sono intervenuto ottenendo modifiche già scritte ed approvate in altra sede dagli enti interessati.
Il nuovo statuto prevede alcuni istituti che mi ero permesso di suggerire ai Commissari e in parte previsti (CDI composto dai legali rappresentanti pro tempore degli enti soci, CDA snello, Direttore generale, Revisore unico e non collegiale), ma soprattutto sancisce una rottura col passato. Infatti è prevista la presenza di diritto del Sindaco pro tempore nel Consiglio di Indirizzo, il quale concorre alla nomina del Presidente della Fondazione e a nominare un rappresentante del Comune nel Consiglio di Amministrazione. Ma la novità più rilevante è lo spoyl sistem: chi non viene rieletto va a casa con i suoi nominati dando spazio ai nuovi eletti e alle nuove idee. Questo vale per il Comune come per la Provincia e la Regione.
Dopo 18 anni si cambia corso! I tempi nuovi lo impongono. Gli aggiustamenti vanno nella direzione di cambiare passo e rilanciare il Progetto Ravello da affidare alla Fondazione.
In precedenza il Consiglio era stato chiamato ad approvare il bilancio. Su mio intervento vi è stato l’impegno del Commissario a creare un fondo per i contenziosi in corso al fine di evitare che certi sassi diventino macigni per il bilancio e rallentino la crescita, per la riorganizzazione della macchina organizzativa, per la riapertura della Torre, per rendere il bilancio solidale e non sociale, al fine di prevedere nel progetto del Ravello Festival 2020 impieghi temporanei per le persone non occupate causa COVID-19.
Al termine dei lavori ho richiesto la fissazione di una data certa per il rilascio della Sala Frau. In risposta il dott. Guerra, Segretario generale, ha assicurato che entro la prossima settimana la struttura sarà consegnata al Comune di Ravello e che in tal senso vi erano già stati contatti con il Sindaco.
Ritengo che ieri sia stata scritta una bella pagina per Ravello e per la Fondazione. Sono orgoglioso di avere potuto dare, anche se piccolo, un contributo per arrivare a tanto.

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