Piano di Sorrento. Notte da sogno, sogno di una notte. La processione 2020 della Madonna delle Grazie nel racconto fantasioso di Domenico Cinque

Piano di Sorrento. Riportiamo il racconto di Domenico Cinque sulla processione della Madonna delle Grazie che quest’anno, causa l’emergenza Covid, non si è svolta come di consueto la prima domenica di luglio. Ma Domenico immagina lo scenario dei preparativi e dello svolgimento della processione 2020… Peccato sia solo un sogno, un bellissimo sogno che riscalda il cuore.

Le Tradizioni sono le radici di un popolo e questo noi Carottesi lo sappiamo bene. Lo abbiamo dimostrato quando un ospite indesiderato ci ha costretti in casa per lunghe settimane e ha rischiato di far saltare le Processioni della Settimana Santa. Il popolo carottese ha deciso senza esitazione di mettersi all’opera con quello che aveva a disposizione, si sono realizzati file con tutti i cori ed i suoni degli incappucciati e sono stati messi a disposizione di tutti tramite la Rete. La sera del Giovedì e del Venerdì Santo quel vuoto delle strade che doveva segnare la nostra sconfitta si è trasformato in una miriade di suoni provenienti da ogni balcone o finestra, di immagini degli incappucciati proiettate sui muri dei palazzi, il popolo ed il suo amore per la Storia aveva vinto ed il covid perso.

L’ospite purtroppo ha continuato a dimorare fra di noi in tutti questi mesi ed ancora oggi impedisce l’organizzazione di Riti che coinvolgano tante persone. Ieri, 5 luglio 2020, si sarebbe dovuta svolgere la Processione della Madonna delle Grazie di Marina di Cassano. La Madonna di primo mattino sarebbe dovuta salire dal borgo marinaro per raggiungere il centro del paese e poi continuare il percorso via mare. Il maledetto ospite anche in questo caso pensava di vincere, di lasciare un intero popolo triste e sconfitto orfano della sua Protettrice. Ma anche questa volta ha sottovalutato i carottesi e il loro amore per le Tradizioni secolari tramandate dai loro avi. In silenzio e senza clamore tutti gli abitanti del borgo marinaro si sono dati appuntamento in piena notte sui loro pescherecci, gozzi e cianciole. Gli anziani hanno estratto a sorte il nome del peschereccio che avrebbe avuto l’onore di trasportare la statua della Madonna e poi si sono recati in cappella e, prelevata la Sacra immagine, l’hanno caricata sull’imbarcazione e sono salpati. In testa il peschereccio con la Madonna delle Grazie ed a seguire tutte le altre barche, piccole e grandi. Su ognuna di esse decine di lumini e fiaccole a creare una processione di luce che prima ha toccato le coste metesi e poi quelle sorrentine. Un fiume di luce su un mare argentato che faceva da contraltare ad un cielo che sembrava condividere e partecipare a questa insolita ma suggestiva cerimonia, brillava in cielo una splendida luna piena affiancata da due astri lucentissimi, i pianeti Giove e Saturno, ad illuminare una notte magica che mai si era vissuta prima e che, crediamo, mai si vivrà in futuro. All’ora in cui la Processione sarebbe dovuta uscire il corteo faceva rientro in porto accolto dal suono a festa delle campane. Ancora una volta il popolo carottese aveva vinto, ancora una volta le Tradizioni avevano avuto la meglio sui contrattempi della cronaca.

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