Piano di Sorrento. Continua inchiesta su Luigi Starita con autopsia, il video della figlia. Che si faccia giustizia

La Procura di Torre Annunziata ha deciso di aprire un’inchiesta sulla morte di Luigi Starita, settantacinquenne di Piano di Sorrento deceduto lo scorso 30 marzo dopo aver contratto il virus del Covid-19. Dopo la denuncia dei familiari comparsa sulle pagine de Il Mattino sui presunti errori compiuti dai medici nel diagnosticare la malattia virale e, di conseguenza, nella somministrazione delle cure, i magistrati del tribunale di Torre Annunziata hanno deciso di fare luce sulla vicenda.

piano di sorrento, intervista alla figlia di luigi starita

Era una persona che noi di Positanonews conoscevamo e stimavamo, di grande cultura e umanità, rimaniamo ancora basiti per quello che è successo. Pubblichiamo la video intervista della figlia alla Rai.

Stando alle dichiarazioni dei familiari, l’uomo, ammalatosi di Covid-19 nel mese di marzo, durante la fase più critica della pandemia, sarebbe stato trattato con sufficienza dai medici che lo hanno visitato. I sanitari non avrebbero capito che il settantacinquenne aveva contratto l’infezione respiratoria, nonostante ne manifestasse tutti i sintomi. Sotto inchiesta sono finiti in totale dieci medici, tra cui quello di base che aveva a carico la vittima e i sanitari dell’ospedale di Piano di Sorrento, i quali non avevano disposto l’esecuzione del tampone sebbene il quadro clinico apparisse chiaro. Sottoposto per diversi giorni a cure sbagliate, il paziente, ormai in gravi condizioni, fu trasportato d’urgenza all’ospedale Loreto Mare. Qui Luigi Starita fu sottoposto a tampone, che ne rivelò la positività al virus del Sars-Cov-2, ma era ormai troppo tardi. Il decesso arrivò nel giro di pochi giorni dal ricovero e i medici non poterono fare nulla.

Il giallo, come scrive Giuseppe Cerreto, dopo le denunce effettuate a mezzo stampa dalla famiglia di Starita, è arrivato sui banchi dei magistrati della Procura oplontina, che hanno deciso così di aprire un’inchiesta sul caso. Le indagini hanno condotto fino a ora alla consegna di dieci avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti medici e sanitari in cui viene ipotizzato il compimento di reato per omicidio colposo. Il procuratore Fragliasso e il sostituto Barba hanno inoltre disposto la riesumazione della vittima al fine di realizzarne l’autopsia. Si tratta di un primo caso di questo genere, mai avvenuto fino a ora in Campania. Starà così ai medici legali stabilire, attraverso l’esame autoptico, se l’uomo sia morto a causa degli effetti del Covid-19 e se ci fosse stata la possibilità di salvarlo in tempo con una diagnosi corretta e tempestiva della malattia.

Gli aggiornamenti di oggi è che è stata disposta la riesumazione per l’autopsia. In questo periodo di lockdown molte situazioni, non solo legate al coronavirus , andranno chiarite.

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