Penisola e Costiera senza stranieri: l’inizio è a rilento

Penisola e Costiera senza stranieri: l’inizio è a rilento. Capri, la penisola sorrentina e la costiera amalfitana vivono un’estate in tono dimesso. In cui mancano i turisti stranieri, specialmente quelli provenienti dell’Inghilterra. Ma dietro l’angolo affiorano i primi segnali incoraggianti. Perché l’Enit, nel bollettino diffuso ieri, evidenzia che con l’apertura delle frontiere da parte dei Paesi europei – tra cui Francia, Paesi Bassi, Germania e Spagna – stanno aumentando i voli delle principali compagnie aeree europee: Ryanair (+46%), Easyjet (+22%), Klm (12%) con una crescita settimanale positiva delle prenotazioni nel mondo (+23%) e si assiste a una ripresa regionale del turismo. Gli arrivi esteri non sono ancora stabili. Nel monitoraggio settimanale dell’Italia da parte di Enit, alla tredicesima settimana di osservazione sull’andamento degli arrivi aeroportuali nel 2020, le perdite indicano dal primo gennaio al 15 giugno, un dato complessivo del -77,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una tendenza discendente costante nella diminuzione della domanda internazionale. Dall’estero alcune novità alla luce delle riaperture, dall’allentamento delle misure a delle facilitazioni per l’ottenimento dei visti in Italia: si nota nel calo delle prenotazioni estive per l’Italia una leggerissima ripresa complessiva (da -89,4% a -85,4%). Il 48 per cento degli inglesi ha prenotato per i prossimi 30 giorni mentre il 2 per cento manifesta l’intenzione di viaggiare tra 6 mesi. Stop alle disdette dalla Francia per l’Italia che si stabilizza sul -70,7%. Le diminuzioni più evidenti sono da Cina (-85,9%) e Usa (-84,1%). Non finisce qui. Sempre stando al bollettino diffuso dall’Enit, sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online dai turisti italiani e stranieri. Venezia è un po’ più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili mentre Rimini si sta riprendendo con la metà  delle notti già prenotate. Resistono le grandi città con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli. Le città d’arte sono comunque molto penalizzate dalla forte dipendenza dal turismo internazionale che – in una proiezione annuale sul 2020 – vede Firenze a -63,9% di arrivi internazionali, Napoli a -61,5%, Venezia a 60,7%, Roma a -60,5% – comparabili con quelli di Nizza-Cannes (-61,8%), Barcellona (-59,2%) e Parigi (-57,9%).

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