LA SILLOGE POETICA DI NICOLA SCANGA RACCOGLIE SEGRETI ED EMOZIONI DI VITA

“Oceano” è la raccolta di poesie che pubblica l’artista Nicola Scanga, abituato a maneggiare con maestria e professionalità la macchina fotografica e che oggi invece meraviglia i suoi estimatori con la poesia. L’onda grande ed infrangente che rappresenta la copertina, è ritratta dallo stesso autore in uno scatto che avvince ed ammalia allo stesso tempo. Nato a Lago (CS), ha tracciato e delineato il suo percorso artístico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli nella sezione di Pittura con il maestro Armando De Stefano.  Ha frequentato i corsi e sostenuto gli esami di fotografia con il Maestro Mimmo Jodice. Dal 2006 espone esclusivamente lavori di fotografia, spaziando dallo “still life” ai paesaggi, al ritratto alla fotografia documentarista, partecipando a mostre collettive e in esposizioni personali. Viaggia attraverso la bellezza del territorio italiano alla scoperta dei luoghi più intimi   e accoglientei per l’artista di talento.

Vive tra Brescia e il sud dell’Italia, dividendosi tra i suoi due adorati figli e la passione per l’arte che non gli da tregua.

La copertina della raccolta “Oceano” gira in rete e  cattura moltissimi lettori perché nella poesia dello Scanga, come precisa la prof.ssa Paola Bianco che firma la prefazione

“la concezione di amore dell’autore si identifica con il dare senza la pretesa di ricevere qualcosa in cambio, nella consapevolezza che si possiede tutto quello che è stato donato poiché ciò che si trattiene per se stessi andrà perduto. Egli, trasportato da slanci di passione, si dona completamente fino a confondersi e fondersi con colei che gli ha catturato il cuore”. 

La nostra recensione   per dare forza e un messaggio di conoscenza e amore per un lavoro superbo che nasce dall’anima e dalle esperienze vissute dall’autore. Si rileva meglio nella postfazione  della giornalista napoletana Filomena Carrella donna di splendore e di leggerezza poetica, la capacità  di Nicola nell’esprimere con eleganza i sentimenti veri che coinvolgono il lettore. Filomena  ama definire la lirica di Nicola Scanga

“un oceano di parole, che si capovolge, rimbalza e racconta la vita.

Il mio amico poeta Nicola Scanga
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OMBRA

Vivi un giorno,vivi i giorni, momenti.

Attimi che vogliono sfuggire al controllo, narcosi lenta.

Passione che affiora, emerge con violenza,

prende anima e cuore.

Vite e ombre.

L’Ombra diventa lunga, al tramonto.

Rincorre il sole che scompare,

dietro il filo dell’orizzonte.

La linea d’orizzonte.

cresta impervia.

Racchiude il sogno,

compie il cerchio,

e l’ombra ritrova la sua origine,

si svolge all’incontrario.

Torah, che si srotola,

Pentateuco.

Nel gioco del tempo,

Nel verso del tempo.

Poco o nulla 

siamo poco o nulla.

Il respiro ci distingue.

Che ci mantiene caldi.

I nostri istanti si frantumano.

Poco o nulla, il respiro

che cessa.

Si diventa gelidi.

Poco o nulla

nell’alito dell’esitenza.

Poco o nulla

nell’assenza di un anelito.

Vuoto.

L’affanno che precede

un sospiro.

Ansia vitale.

Luce si assenta, in ultimi bagliori.

Raggi al tramonto.

Che sorbono.

Rubano,

il poco che siamo.

Appunti

Come un regalo, con una grande arte moralistica, ogni poesia dello Scanga, pur nutrendosi di un contesto attuale, nella libertà delle forme, trasmette emozioni, palpiti e sensazioni. La sua rima, ribelle alle forme, scava negli animi, perché è un’arma che rompe la sterilità di chi vive in aridità. Nella sua libertà di espressione, il poeta supera la barriera dell’indifferenza, raggiungendo in un’atmosfera ricca di pathòs il pensiero, che prende corpo e anima, diventando un tutt’uno con la bellezza dell’immensità dell’oceano”.