03 luglio 2020

Napoli – A Bergamo solo 45 minuti di un buon Napoi compatto e concentrato per tentare una bella rimonta. Impresa non riuscita per vari motivi tattici e tecnici e soprattutto per lo stato di forma degli atalantini che hanno corso e pressato gli azzurri per tutta la gara. Secondo alcuni autorevoli giornali e secondo qualche allenatore esperto c’è da fare una riflessione medico-scientifico su quanto esprimono in campo i ragazzi di Gasperini. In termini di forza e di reattività. Calciatori muscolosi che non risentono del caldo e delle fatiche di acido lattico prodotto durante lo sforzo della gara. Un nuovo caso di doping  nel calcio ?
Il Napoli prende due reti nel secondo tempo per errori evitabili.
Addio ai sogni di rimonta.

Il traguardo massimo in campionato è diventato definitivamente il quinto posto in classifica, che il Napoli si giocherà soprattutto nello scontro diretto di domenica al San Paolo con la Roma. Sono invece sfumate le già esigue possibilità di tentare la rincorsa alla zona Champions, visto che dopo la sconfitta di Bergamo i punti di ritardo sull’Atalanta sono diventati 15: un handicap irrecuperabile nelle nove giornate che rimangono da giocare.

Rino Gattuso ne ha subito preso atto, sottolineando tuttavia che non sono stati i 90′ alla Gewiss Arena a condannare gli azzurri. “Era un traguardo compromesso da tempo, in realtà: davanti abbiamo delle squadre che vanno forte e che hanno avuto una continuità di rendimento superiore alla nostra”. Ma il tecnico calabrese se l’è presa lo stesso parecchio con i suoi giocatori, da cui si aspettava un atteggiamento diverso in campo dal punto di vista mentale, nella trasferta in Lombardia. “La nostra prova non è stata così negativa e per un tempo abbiamo avuto pure la partita in pugno, tatticamente. Quando siamo andati sotto, però, ci siamo persi in chiacchiere e proteste: senza reagire. Ed è un modo di fare che non mi è piaciuto”.

Gattuso è un combattente e non è disposto ad accettare altri cali di tensione, nelle nove partite che restano da giocare in campionato. “Guai a chi pensa di poter fare una scampagnata, d’ora in poi. Gli stimoli non ci dovranno mai mancare, a prescindere dalla classifica: dobbiamo gettare le basi per un futuro ambizioso”. Ma con la qualificazione per la Europa League già in tasca, grazie alla vittoria in Coppa Italia, il timore che gli azzurri possano mollare la presa rimane lo stesso concreto.

Per questo Ringhio ha sostituito contemporaneamente nel secondo tempo con l’Atalanta Insigne e Mertens, con il chiaro intento di dare un segnale all’intera squadra. Il posto tra i titolari dovranno conquistarselo e meritarselo tutti, compresi i big dell’attacco. Altrimenti toccherà alle seconde linee, con il messicano Lozano che si è fatto apprezzare per il suo impegno a Bergamo e chiede una chance contro la Roma. Potrebbe però esserci spazio anche per Meret, Hysaj, l’ex giallorosso Manolas e forse per Lobotka.

La stagione del Napoli non è ancora finita e all’orizzonte c’è l’eccitante sfida di Champions League dell’8 agosto, a Barcellona. Ma prima gli azzurri hanno il dovere di concludere bene il campionato e il lavoro sul campo di Gattuso rischia di essere complicato pure dalla voci di mercato, con Callejon, Allan e Milik vicini all’addio. In arrivo ci sono invece due attaccanti: il nigeriano Osimhen del Lille e Under (osservato speciale domenica al San Paolo) dalla Roma. Ringhio non vuole però nemmeno sentirli nominare. “Ne parleremo a tempo debito, ci sono ancora tante partite da giocare”. Guai a chi si distrae.