Napoli ad un anno dalla morte ricorda De Crescenzo con un murales. In Costiera amalfitana da Positano a Conca e Furore il ricordo di Positanonews foto

Napoli ad un anno dalla morte ricorda De Crescenzo con un murales. In Costiera amalfitana da Positano a Conca dei Marini  e Furore il ricordo di Positanonews , qui De Crescenzo amava trascorrere le giornate, amava tanto la Costa d’ Amalfi da aver scelto di farsi seppellire qui , un personaggio straordinario per la Campania che noi abbiamo intervistato più volte e non dimentichiamo , certo ci avrebbe fatto piacere qualche iniziativa per commemorarlo, speriamo per l’anno prossimo.

Intanto è stato scoperto il pannello del murales di Luciano De Crescenzo ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Il volto del grande scrittore, filosofo e regista napoletano è stato svelato questa mattina in vico Tre Regine, all’angolo con via De Deo. Così i Quartieri Spagnoli hanno voluto omaggiare Luciano de Crescenzo con un flash mob celebrativo, nel primo anniversario della sua scomparsa, attraverso un iconica rappresentazione dell’eclettico filosofo. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione “Quartieri Spagnoli 1536” presieduta da Raffaele Esposito; il progetto artistico ‘O pallone  miez e’ macchin è di Michele Quercia e Francesca Avolio e nasce dalla sinergia con Paola, figlia dello scrittore, e Renato Ricci, l’amico storico di Luciano De Crescenzo, fondatore del primo fan club dedicato al Professore. L’evento è organizzato in collaborazione con il Tavolo Interassessorile per la Creatività Urbana del Comune di Napoli e la Municipalità 2.

Durante il flash mob, alla presenza della famiglia di Luciano De Crescenzo, del Sindaco Luigi de Magistris, degli assessori Alessandra Clemente e Luigi Felaco, del Presidente di Municipalità Francesco Chirico, del Vice Presidente Luigi Carbone e altre personalità dal mondo dello spettacolo, sono stati simbolicamente apposti i pannelli che anticipano l’opera muraria vera e propria ovvero il volto sorridente e compiaciuto di De Crescenzo che osserva divertito un gruppo di ragazzini che tenta di recuperare un pallone perso; attraverso questa installazione temporanea si fonde, con fare tipicamente napoletano, il “sacro” della piccola edicola votiva e il “profano” del pallone.

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