Maiori, “Primavera Maiorese” continua la campagna per la proposta alternativa sul depuratore. La petizione

Continua la raccolta firme su Change.org per realizzare un'Oasi biologica della Costa d'Amalfi

L’Associazione “Primavera Maiorese”, prosegue la propria campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica su una proposta alternativa, per quanto riguarda l’impianto di dempurazione da realizzarsi in località Demanio, nel comune di Maiori. Come già sostenuto dalla realtà associativa presieduta dall’avvocato Vincenzo Rispoli in tempi non sospetti, la proposta è di adoperare un collettamento sottomarino con la vicina Cetara, e far fluire i liquidi delle reti fognarie verso il depuratore di Salerno.

Secondo “Primavera Maiorese”, “la soluzione del depuratore consortile a monte di Maiori comporta: 1) Maggiore impatto ambientale su site a tutela integrale ed a rischio idrogeologico già destinati ad attività sportivo-ricreative e turistiche; 2) Possibili rischi di avarie delle pompe di sollevamento a monte dei reflui di eventuali riversamenti in mare soprattutto durante il periodo estivo con le maggiori presenze; 3) Maggiore dispendio di risorse econoomche soprattutto nella fase della gestione con impatti economici strutturali a carico delle Comunità interessate dall’intervento”.

La proposta dell’associazione è quindi di “realizzare con i fondi previsti una condotta sottomarina che colletti i reflui dei Comuni interessati (Scala, Ravello, Atrani, Conca dei Marini, Furore e Tramonti, ndr) nel depuratore di Salerno (come realizzato per Cetara) che ha esigenza di nuovi collegamenti per il migliore funzionamento. Coi risparmi di spesa si realizzi la tutela e la promozione ambientale, culturale, turistica, sportiva ed idrogeologica di Demanio, Castello di Thoro Plano, Avvocata, Capo d’Orso ed Erchie e delle relative emergenze”.

Da tale rivalutazione del territorio, secondo “Primavera Maiorese”, dovrà nascere una “nuova Oasi biologica della Costa d’Amalfi”, sulla stregua della Valle delle Ferriere e del Sentiero degli Dei. Riguardo alla proposta tecnica avanzata dall’associazione di Maiori, nel 2016 c’è stato anche il parere favorevole da parte dell’Ausino, la società che gestisce il servizio idrico integrato tra Cava de’ Tirreni e la Costiera Amalfitana, vagliando “innumerevoli vantaggi in termini di tempi di realizzazione, costi di gestione, affidabilità, interferenze con le criticità connesse alla logistica del territorio”, rispetto al progetto suggerito dall’architetto Angelo Cavaliere nel 2017 al governatore della Campania Vincenzo De Luca.

“Primavera Maiorese” vuole chidere agli Enti competenti, tra cui Provincia di Salerno, Regione e Comune di Maiori, di “rivedere il progetto in corso ovvero comunicare quali siano le valutazioni di ordine tecnico ed economico-finanziario che hanno escluso la fattibilità e/o la convenienza sotto i profili ambientali e finanziari della soluzione delle condotte sottomarine avallate da parere tecnico dell’Ausino e portato ad avanzare un progetto dalle molte criticità”. Nei mesi scorsi l’associazione ha infatti lanciato una petizione su Change.org, per dare maggiore forza a tali istanze da portare nelle istituzioni.

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