La scultura napoletana del XX secolo. Isabella Valente a Sorrento video e foto foto video

Articolo aggiornato dagli inviati di Positanonews con dirette,video, foto e interviste.

Generico luglio 2020

La presentazione di Lucio Esposito:

Due sono le strade per potervi predisporre all’ascolto della professoressa: una , quella accademica istituzionale nello snocciolarvi il suo vasto curriculum e le tante pubblicazioni . L’altra, dell’amore e della passione con gli occhi di un sorrentino. Ho scelto la seconda piu intima ,confidenziale e salottiera .

Quando Luciano Russo mi telefonò per incaricarmi, accettai subito , aggiungendo pero che , forse non ero la persona più indicata , perché troppo  innamorato di Donna Isabella. Lui , mi rispose , ma perché , tu non sei sposato?  Gli risposi che sono affascinano dal suo modo di fare. Luciano mi dice : ebbene la vogliamo conoscere questa storia d’amore!

I primi incontri avvengono nell’ambito del Museo Correale, ove afferisco  per passione e conoscenza, in occasione di una conferenza dedicata ad Eduardo De Martino . Le conosce e ama il nostro museo , e non si trattiene dal citarlo  nei suoi studi e nelle conferenze. Già è un primo punto importante. Questo museo essendo Fondazione Privata è fuori dai circuiti regionali e campani. Considerate che al porto di Sorrento  vi è un grande cartello pubblicitario dei musei campani e non vi è il Correale.

E faccio riferimento a quel Correale ricco di tante opere di Pitloo e della scuola di Posillipo , la pittura dell’ottocento, la sistemazione è di Raffaello Causa e gli studi sono di Ruotolo, tutto un po datati se non superati.

La metodologia di ricerca nella storia dell’arte fa riferimento a Roberto Longhi , che lavora prevalentemente sul raffronto, accostando e paragonando le opere, fino ad arrivare all’esasperata ricerca a lente di ingrandimento , relativa al più piccolo dettaglio , dito, capelli, particolari del piede, per evidenziare  quello che è il modulo dell’artista, vale a dire una specie di firma del quadro non firmato.

Donna Isabella ha rivoluzionato tutto ciò, applicando sistematicamente un sistema di ricerca che pur partendo dall’opera d’arte esplora tutto il conteso sociale e relazionale dell’artista. Dove e come è maturata? Perché? Quali sono le impressioni e le critiche. Lettere personali .Una ricerca che spazia dall’archivio alla biblioteca , ai quotidiani del tempo.

Non che sia una sua idea, ma l’ha applicata metodologicamente a tutte le opere e a tutti gli artisti che ha incontrato. E’ venuto fuori quello che noi cultori della materia , giornalisti e critici chiamiamo metodo Valente.

MOSTRE

-Sulle tracce dell’Ottocento in terra d’Abruzzo. Pittori attraverso un secolo Dal 10 al 30 luglio 2011 CAMERA DI COMMERCIO CHIETI

-Michele Tedesco – Un pittore lucano nell’Italia Unita (1834/1917) Dal 18 febbraio al 13 maggio 2012 PINACOTECA PROVINCIALE  Potenza, Via Lazio, (Potenza)

-Fabio Donato – India ’70 Dal 06 giugno al 03 luglio 2013 NEA ART GALLERY Napoli, Via Santa Maria Di Costantinopoli, 53, (Napoli)

-Il Bello o il Vero. La Scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento Dal 30 ottobre 2014 al 31 gennaio 2015 BASILICA E CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

-Silvio Russino – Sguardi su Francesco Jerace Dal 12 marzo al 31 maggio 2015 BASILICA E CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

-Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani dell’Ottocento Dal 28 marzo al 02 giugno 2015 PINACOTECA PROVINCIALE Potenza, Via Lazio, (Potenza)

-Giovanni Tizzano – Anteprima del Novecento Dal 02 aprile al 31 maggio 2015 BASILICA E CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

-Due opere inedite di Saverio Gatto e le sculture di Lelio Gelli Dal 30 aprile al 06 giugno 2015 BASILICA E CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

-Fogli di pensieri. I disegni inediti di Costantino Barbella Dal 07 maggio al 06 giugno 2015 BASILICA E CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

-Novecento a Napoli. Capolavori di pittura e scultura” al Museo Pan, Dal 1 febbraio al 10 marzo 2019

Novembre 2014 .  IL BELLO O IL VERO  mostra  al San Domenico Maggiore  con da Vincenzo Gemito ad Achille d’Orsi, da Giovan Battista Amendola a Raffaele Belliazzi, da Francesco e Vincenzo Jerace a Costantino Barbella, da Filippo Cifariello a Giuseppe Renda.  La mostra Il Bello o il Vero, dunque, segue un’impostazione metodologica precisa, con opere provenienti da musei pubblici e collezioni private, che dimostrano quanto il panorama della scultura napoletana del tempo fosse caratterizzato sì da una forte connotazione territoriale, ma egualmente aperto al confronto con gli altri paesi europei. Con questa mostra, Napoli colma finalmente una profonda lacuna degli studi moderni.

La Scuola di Posillipo. La luce di Napoli che conquistò il mondo” Cappella Palatina – Maschio Angioino dal 24 Luglio al 13 ottobre 2019

COME ALLA CORTE DI FEDERICO . EVENTO SPECIALE  A CHIUSURA DELLA MOSTRA  IL BELLO O IL VERO NEL 2015 . CHE SI TIENE NEL SAN DOMENICO MAGGIORE. CON IL RETTORE  GAETANO MANFREDI ORA MINISTRO.

Professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II. Il suo ambito di studio e di ricerca è la Storia dell’Arte italiana e internazionale dell’Ottocento e del Novecento. Gran parte della sua attività scientifica è finalizzata di preferenza al recupero di artisti, dibattiti e questioni intorno all’arte napoletana dei secoli XIX e XX. I suoi interessi scientifici sono rivolti anche alla Fotografia e alla storia delle tecniche antiche e moderne, di cui ha un ulteriore insegnamento nell’Ateneo fridericiano. Si occupa di gestione dei beni culturali. Tra le tante attività nel settore, ha allestito alcune sezioni stabili nel Museo Civico in Castel Nuovo a Napoli. Negli anni ha organizzato numerose esposizioni ed eventi per la valorizzazione di artisti e di interi periodi dell’arte contemporanea.

Generico luglio 2020

Sabato 18 luglio 2020 alle ore 18.00 presso l’Hotel Continental di Sorrento, incontro conferenza con la prof Isabella Valente. Per le conferenze organizzate dal Istituto di Cultura Tasso presieduto da Luciano Russo, si parlerà di scultura napoletana del XX secolo, con uno dei massimi conoscitori e scopritori di artisti, opere e documenti.

Professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II. Il suo ambito di studio e di ricerca è la Storia dell’Arte italiana e internazionale dell’Ottocento e del Novecento. Gran parte della sua attività scientifica è finalizzata di preferenza al recupero di artisti, dibattiti e questioni intorno all’arte napoletana dei secoli XIX e XX. I suoi interessi scientifici sono rivolti anche alla Fotografia e alla storia delle tecniche antiche e moderne, di cui ha un ulteriore insegnamento nell’Ateneo fridericiano. Si occupa di gestione dei beni culturali. Tra le tante attività nel settore, ha allestito alcune sezioni stabili nel Museo Civico in Castel Nuovo a Napoli. Negli anni ha organizzato numerose esposizioni ed eventi per la valorizzazione di artisti e di interi periodi dell’arte contemporanea.

Le principali linee di ricerca di Isabella Valente riguardano la pittura e la scultura dell’Ottocento e del Novecento a Napoli e in ambito meridionale. Oltre alle personalità di artisti, tali studi hanno mirato alla ricostruzione di particolari eventi storici, come scuole, esposizioni e dibattiti critici, e dei legami instaurati con gli altri esponenti della cultura figurativa d’Italia e d’Europa. Un ulteriore ambito di indagine riguarda l’analisi delle fonti letterarie e critiche del sec. XIX e dell’inizio del XX e il loro rapporto con le opere artistiche coeve.

Tra i risultati più recenti in tali ambiti si ricordano le esposizioni dei pittori Giacomo Di Chirico e Michele Tedesco, con relativi cataloghi scientifici a stampa, allestite alla Pinacoteca Provinciale di Potenza nel 2008 e nel 2012, che, insieme con i saggi su episodi pugliesi e lucani e con le precedenti mostre organizzate in Calabria e in Abruzzo, dedicate ad artisti provenienti dalle stesse regioni, fanno parte della ricostruzione del panorama culturale del Meridione d’Italia. Fra i suoi studi di scultura si possono menzionare le diverse pubblicazioni dedicate a Francesco Jerace e agli altri scultori di scuola napoletana dell’Ottocento, oltre al recente contributo sul Salone dei Busti di Castelcapuano, episodio artistico-architettonico di particolare rilievo.

Generico luglio 2020

 

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