Golfo di Sorrento invaso da yacht, giganteggia il Faith del patron della Formula 1 Lawrance Stroll

Da Mister Moncler a Lawrence Stroll. Il mare che «luccica» piace sempre di più ai super miliardari, ecco cosa scrive Antonino Pane per Il Mattino in edicola oggi. E così le loro barche da nababbi si specchiano con sempre maggiore frequenza sotto la costa di Sorrento. Sarà la bandiera blu che sventola sul pennone più alto della Villa Comunale, sarà il fascino di residenze storiche abbarbicate sulla costa che non hanno eguali nel Mediterraneo, sarà il fortissimo richiamo di una gastronomia stellata ormai nota nel mondo, sarà la vicinanza di Sorrento a porti per Giga Yacht e Super Yacht attrezzatissimi come Stabia Main Port e Marina di Stabia, fatto è che le grandi barche stanno diventando sempre più frequenti nella rada tra Marina Grande e Marina Piccola.

Da due giorni la baia è dominata dal Faith, un 97 metri fatto costruire dal cantiere olandese Feadship da Lawrence Stroll nel 2017 per una spesa di circa 250 milioni di euro. Appena varato il miliardario canadese volle subito battezzarlo a Capri con a bordo il suo amico di sempre, lo stilista Roberto Russo. Lo yacht dispone di strutture per l’immagazzinamento di un elicottero Bell 429 e di una piscina con fondo in vetro. È in grado di raggiungere i 17 nodi e può affrontare lunghe traversate: basta pensare che ha una riserva di 75 mila litri di acqua potabile. Fra gli accessori, il panfilo ha una pista per l’elicottero, appunto, un centro benessere, una piscina, un garage tender, le luci subacquee, una sala massaggi, un bagno turco, una palestra. E nonostante tutto questo, Lawrence Stroll ai suoi venti ospiti il mare che luccica lo ha voluto far vedere per davvero. Il miliardario canadese, proprietario, tra l’altro della scuderia Force India e papà di Lance, pilota del Circus di Formula 1, ha voluto il meglio del meglio per tutto. Innanzitutto l’incantevole terrazza di Villa Astor, la casa di Benedetto Croce, ribattezzata Villa Tritone. È li che ha condotto i suoi ospiti per una cena indimenticabile servita da Antonio Mellino, chef pluridecorato dei Quattro Passi di Nerano. Villa Tritone o Villa Astor, oggi è di proprietà di una giovane signora russa che vive a Parigi. Si chiama Kamilla Dzhanashiya e nel 2012 quando a soli 22 anni acquistò la casa versò sull’unghia 35 milioni di euro all’armatore Mariano Pane, scomparso pochi anni fa.

Villa Tritone, è senza dubbio l’immobile più prestigioso di Sorrento, un fabbricato storico abbarbicato sul costone di Marina Grande, la spiaggia tanto cara a Vittorio De Sica e Sofia Loren. La Villa è circondata da un orto botanico di rara bellezza che si estende su 12mila metri quadrati. Ha due discese private verso il mare oltre diverse grotte scavate nel tufo, che mettono in mostra i resti di una villa romana oltre alla collezione di materiali archeologici con 145 reperti accuratamente schedati dal ministero dei Beni e delle attività culturali, che li ha anche dichiarati di «eccezionale interesse storico e archeologico». E una serata incantata non poteva che concludersi con uno spettacolo di fuochi a mare che ha avuto come tema l’amore. Tanti cuori luminosi e la magia dei colori che, per una sera, hanno riportato Sorrento oltre il Covid, oltre la delusione di una stagione turistica che non potrà essere facilmente dimenticata. Solo a tarda notte Lawrence Stroll e suoi sono tornati a bordo del Faith che anche, ieri per tutta la giornata, è rimasto fermo nella rada di Sorrento quasi a voler godere la magia della costa alta e di un mare che luccica anche quando non soffia il vento.

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